Il Dollaro superstar torna a dominare il mercato dei cambi

Finalmente, dopo giorni e giorni di mercato monocorde, con un Dollaro superstar, abbiamo vissuto una giornata di correzione, che non è ancora certamente inversione, ma che rappresenta un indizio a quanto potrebbe accadere nel prossimo futuro. Le ragioni di questo cambiamento sono da ricercare nel tentativo, sebbene ancora timido e non così convinto, di Cina e Usa, di ricominciare a dialogare sul tema dei dazi. Il Presidente Trump e il suo omologo cinese Xi avrebbero avuto una lunga telefonata nella quale si sarebbero trovati in accordo su molte questioni tanto da indurre Trump a dichiarare di essere tornato ottimista sulla possibilità di trovare una soluzione, parlandone anche al prossimo G20 di fine mese previsto a Osaka in Giappone.

Già questo è bastato per permettere alle oceaniche di fare un balzo in avanti, con AudUsd risalito in area 0.6875 da 0.6830 area, ovvero circa uno 0.55% così come NzdUsd che dai minimi di 0.6490 ha recuperato quota 0.6530. Non è cambiato sostanzialmente nulla graficamente, con il trend del dollaro ancora forte, ma una correzione sembrava dovuta.

Già stasera vedremo nuova volatilità perché alle 20.00 è prevista la decisione della Fed sui tassi, che appare scontata, ovvero tassi invariati, ma Powell nella conferenza stampa potrebbe aprire ad una riduzione futura del costo del denaro, il che potrebbe alimentare un movimento contro il biglietto verde.

Segnaliamo infatti che ieri Draghi, nel suo intervento al Forum di Sintra in Portogallo, ha dichiarato che la Bce è pronta a fare nuovamente la sua parte nel caso in cui l’economia non dovesse riprendersi ai ritmi desiderati e previsti, ovvero in sostanza rialimentare nuovamente il Qe ed eventualmente anche tagliare il costo del denaro, già a zero.
L’Euro è sceso da 1.1240 a 1.1180 e così anche i suoi cross, mandando su tutte le furie Trump il quale ha accusato apertamente la Bce di voler deprezzare l’Euro. Draghi, in un successivo intervento ha risposto affermando che il mandato Bce è relativo alla stabilità dei prezzi, e la Banca Centrale è determinata ad usare ogni strumento per raggiungere gli obiettivi mentre il tasso di cambio non fa parte dei suoi target e quindi non c’è alcuna intenzione di deprezzare l’Euro. In ogni caso le accuse di Trump hanno fermato la discesa della moneta unica. Si tratterà di capire ora, se anche la Fed darà ascolto al Presidente oppure continuerà a perseguire i propri obiettivi senza farsi influenzare dalla sua esplicita richiesta di tagliare i tassi. Comunque, qualcosa si muove, e di conseguenza un poco di volatilità potrebbe finalmente tornare e non solo a favore del dollaro.

Da un punto di vista tecnico, il Dollar Index resta forte, vicino alle resistenze chiave di 97.90 00, in ragione della debolezza di sterlina ed euro, mentre le oceaniche sembrano tenere meglio e il dollaro canadese, nonostante i dati ancora non evidenzino una ripresa, sembra tenere i supporti contro dollaro a 1.3420 30 (resistenze per il cambio ovviamente). Se però l’indice del dollaro non dovesse rompere le resistenze chiave, beh allora il trend potrebbe decisamente ribaltarsi, dato che abbiamo già visto tre tentativi falliti in quell’area. E gli obiettivi di medio potrebbero decisamente essere ribassisti.

Il Cable ancora soffre ma l’area di 1.2500 per il momento l’ha tenuta. La questione Brexit ancora pesa, anche se l’economia, bisogna avere l’onestà di ammetterlo, non mostra segni di rallentamento evidente. Tecnicamente è pieno di resistenze, a 1.2560 65, poi a seguire 1.2630 40 area e infine 1.2750 che sarebbe il punto da rompere per vedere un cambiamento del trend in atto, ovviamente ancora ribassista.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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