Mettersi in proprio oggi nel 2016 per molti rappresenta una pura follia ma per altri può rivelarsi un vero successo! La situazione economica e del mercato del lavoro attuale, lo sappiamo bene, non è rosea, sebbene alcuni piccoli segnali di ripresa, e per chi è alla ricerca di un lavoro la situazione non è rassicurante. Considerando questo scenario, valutare la possibilità di avviare un’attività in proprio rappresenta un’opportunità da non sottovalutare, ma bisogna essere ben preparati e consapevoli di quello che si vuole attuare e delle difficoltà e rischi che ciò può comportare. Si tratta sempre di diventare un imprenditore, e non è un ruolo adatto a tutti. Sul tema dell’imprenditorialità, se volete alcuni spunti iniziali, potete trovare molte informazioni e consultare una lista di idee e consigli speciali per mettersi in proprio alla pagina di Bianco Lavoro. Scoprirete che sono davvero tante le possibilità e, sicuramente, troverete anche la più adatta a voi. Di seguito, invece, cerchiamo di capire come lavorare in proprio oggi e quali sono i supporti disponibili per avviare un’attività.
A chi conviene mettersi in proprio oggi?
Pensiamo a chi ha perso il lavoro in questi anni, ma anche ai giovani in cerca di una prima occupazione. Per queste due categorie mettersi in proprio è possibile e, anzi, può rivelarsi una valida alternativa al lavoro dipendente. Trovare un nuovo lavoro dopo un licenziamento è oggi difficile così come lo è per un giovane trovare il primo lavoro (ricordiamo che gli ultimi dati Istat parlano di una disoccupazione giovanile pari al 36,9% nel mese di aprile 2016). Chi ha perso il lavoro e fatica a trovarne un altro, lavorare in proprio vuol dire sfruttare al meglio le proprie capacità e competenze professionali acquisite e sviluppate negli anni. Sono davvero numerose le attività che si possono intraprendere come liberi professionisti ad esempio, anche senza puntare ad attività commerciali che spesso richiedono un budget iniziale cospicuo. Ma come è possibile farlo? Un’opportunità da prendere in considerazione, resa oggi più fattibile e vantaggiosa, è quella di aprire una partita Iva con il nuovo regime forfetario 2016 introdotto dalla Legge di Stabilità. Questo regime ha un iter burocratico molto snello e, soprattutto, consente di ridurre le spese per tasse e imposte varie.
Per i giovani che stanno pensando di avviare un’attività ci sono numerosi servizi di supporto e orientamento. Per fare un esempio concreto, in Piemonte, i giovani possono rivolgersi ai servizi per mettersi in proprio offerti dal comune di Torino, all’interno delle attività proposte dal Centro Lavoro Torino. Oltre ai servizi di supporto, orientamento e informazione sulle leggi di finanziamento nazionali e regionali e l’accesso a servizi di incubazione, vengono organizzati dei seminari sulla creazione di impresa e sul lavoro autonomo. Per partecipare a queste iniziative del Centro Lavoro Torino è necessario prenotarsi inviando una mail o presentandosi di persona al Centro negli orari di sportello. Abbiamo accennato prima ai bandi di finanziamento.
Da tenere in considerazione anche i vari finanziamenti che vengono stanziati tramite bandi, sia a livello nazionale che regionale, rivolti esclusivamente a favorire e agevolare l‘imprenditoria giovanile. Per chi ha già le idee chiare su quale attività intraprendere, vale la pena sfruttare questi finanziamenti per mettersi in proprio partendo da zero.
Come avviare un’attività?
Qualche piccolo consiglio, infine, su quali sono i passi da seguire per avviare un’attività. Il primo passo da affrontare è decidere quale idea imprenditoriale si vuole attuare. Certo ci sono settori più redditizi di altri, che vanno individuati tramite studi di settori e analisi di mercato, ma da soli non sono sufficienti a garantire il successo della vostra attività. La predisposizione di un buon business plan, ovvero lo strumento che permette di pensare a come l’idea scelta si svilupperà nel tempo, tenendo in considerazione i costi, i guadagni e tutte le variabili che possono entrare in gioco, è decisiva. Bisogna anche scegliere quale forma giuridica dare all’attività (avviare un’impresa o lavorare come libero professionista, da soli o con altri soci, ecc.) e adoperarsi per portare avanti tutti gli adempimenti fiscali ed amministrativi necessari. Affidarsi a un buon commercialista per scegliere la forma migliore e più adatta all’attività che si vuole aprire è importante. E, infine, bisogna credere nella propria impresa!