Negli ultimi anni, l’interesse verso gli ETF è cresciuto in maniera esponenziale. Il motivo è semplice: sono strumenti accessibili, a basso costo e ideali per chi cerca un investimento passivo solido e trasparente. Tuttavia, non tutti gli ETF sono uguali, e la recente introduzione del fondo iShares SP20, lanciato da BlackRock, sta rapidamente attirando l’attenzione degli investitori più attenti.
Il suo nome completo è iShares S&P 500 Top 20 UCITS ETF, identificato dal ticker SP20. Questo strumento replica l’andamento delle 20 aziende più capitalizzate dell’indice S&P 500, con un approccio concentrato e calibrato, in netta contrapposizione al principio cardine della diversificazione estrema su cui si basa l’ETF classico sull’S&P 500.
Chi cerca dove investire oggi con una logica di lungo termine non può ignorare questo ETF. La sua struttura e i suoi numeri raccontano una storia diversa rispetto ai tradizionali strumenti di index investing, e rappresentano una risposta concreta a una domanda sempre più frequente: ha ancora senso diversificare su centinaia di titoli quando pochi nomi trainano davvero il mercato?
- 1. Cos’è l’ETF SP20 e perché è diverso dagli altri ETF sull’S&P 500
- 3. La falsa illusione della diversificazione totale
- 4. Performance dell’ETF SP20: numeri che parlano chiaro
- 5. Composizione dell’indice SP20: chi comanda davvero il mercato
- 6. A chi è adatto l’ETF SP20?
- 7. Conclusione: l’ETF SP20 è il nuovo punto di riferimento per l’investimento passivo?
- 8. Domande e Risposte (FAQ)
Cos’è l’ETF SP20 e perché è diverso dagli altri ETF sull’S&P 500
L’ETF iShares SP20 è costruito per replicare un indice innovativo, lo S&P 500 Top 20, creato da S&P Dow Jones Indices ad agosto 2024. L’obiettivo è semplice: selezionare e ponderare solo le 20 aziende più grandi dell’S&P 500 in base alla capitalizzazione di mercato, mantenendo però limiti specifici di concentrazione:
- Il primo titolo in classifica non può superare il 35% del peso complessivo
- Gli altri 19 non possono pesare più del 20% ciascuno
Questa configurazione evita squilibri eccessivi e consente all’ETF di restare focalizzato sulle aziende leader assolute del mercato USA, offrendo un’esposizione diretta alle società che da sole muovono quasi metà dell’intero indice S&P 500.
Caratteristiche principali dell’ETF SP20
- Gestore: BlackRock (iShares)
- Ticker: SP20 (su Borsa Italiana)
- ISIN: IE000C5E1FS3
- Tipo: ad accumulazione
- Valuta: dollaro USA (quotato anche in euro)
- TER annuo: 0,20%
- Numero di titoli: 20, con ribilanciamento trimestrale
Questi elementi rendono l’ETF SP20 uno strumento estremamente efficiente per chi vuole puntare sulle performance delle big cap statunitensi, mantenendo un profilo di costi contenuto.
La falsa illusione della diversificazione totale
Chi si avvicina all’investimento passivo spesso viene educato all’idea che diversificare sia sempre la scelta migliore. Tuttavia, i dati più recenti mettono in discussione questo concetto.
Oggi, le prime 20 aziende dell’S&P 500 rappresentano circa il 46% dell’intero indice. Questo significa che quasi metà dei movimenti dell’S&P 500 sono guidati da meno del 5% dei titoli. Diversificare su 500 nomi non elimina davvero il rischio, ma lo diluisce, spesso a scapito del rendimento.
Il peso per capitalizzazione (value weighted), su cui si basa l’indice SP20, premia i titoli che il mercato già considera i più forti. È una logica meritocratica: i titoli che generano più valore ricevono più peso. In questo contesto, l’ETF SP20 rappresenta una scelta coerente con le dinamiche reali dei mercati.
Performance dell’ETF SP20: numeri che parlano chiaro
Grazie a una ricostruzione storica dell’indice effettuata da S&P, è possibile confrontare le performance del nuovo indice con quelle del tradizionale S&P 500.
- Rendimenti a confronto (orizzonte 10 anni, total return)
- S&P 500 Top 20: +15,6% annuo
- S&P 500: +11,47% annuo
Una differenza di oltre 4 punti percentuali all’anno, che può sembrare contenuta a prima vista, ma che genera un impatto enorme nel lungo termine grazie alla capitalizzazione composta.
Se nel 2015 si fossero investiti 100.000 euro:
- con SP20 oggi si avrebbero circa 446.000 euro
- con S&P 500 si sarebbero raggiunti 305.000 euro
La differenza è superiore ai 140.000 euro netti in 10 anni. Una distanza che non può essere ignorata da chi si chiede dove investire per ottenere il massimo rendimento possibile a parità di logica passiva.
Composizione dell’indice SP20: chi comanda davvero il mercato
I titoli inclusi nel paniere SP20 sono quelli che determinano il passo dei mercati finanziari globali. Parliamo di colossi come:
- Nvidia
- Apple
- Microsoft
- Amazon
- Alphabet
- Meta Platforms
- Tesla
Queste aziende non solo dominano il comparto tecnologico, ma spesso guidano anche il sentiment generale dei mercati. L’ETF SP20, grazie al suo ribilanciamento trimestrale, mantiene una composizione sempre aggiornata, sostituendo le aziende che scendono sotto la 20ª posizione con quelle che salgono.
A chi è adatto l’ETF SP20?
Questo ETF rappresenta una soluzione ideale per chi:
- punta a dove investire con consapevolezza e visione strategica
- desidera un’esposizione mirata sui leader di mercato
- cerca rendimenti più alti senza abbandonare l’approccio passivo
Non è pensato per chi cerca la massima diversificazione o vuole coprire ogni settore. È adatto a chi riconosce che, oggi, una manciata di titoli genera gran parte del valore dell’intero mercato USA e preferisce investire direttamente su quei nomi.
Conclusione: l’ETF SP20 è il nuovo punto di riferimento per l’investimento passivo?
L’ETF iShares SP20 non è solo una novità, ma una proposta concreta e rivoluzionaria. Concentrato sulle aziende che contano davvero, offre una strategia diversa rispetto ai classici ETF sull’S&P 500.
Chi cerca ETF su cui investire nel 2025, chi vuole evitare una diversificazione eccessiva, e chi intende massimizzare i rendimenti da investimento passivo, troverà nello SP20 uno strumento potente, semplice da usare e straordinariamente efficace.

Domande e Risposte (FAQ)
Cos’è l’ETF iShares SP20 e su cosa investe?
L’ETF iShares SP20 replica l’indice S&P 500 Top 20, investendo nelle 20 aziende a maggiore capitalizzazione dell’S&P 500. Si tratta di società leader come Nvidia, Apple, Microsoft, Amazon e altre big cap statunitensi.
Qual è la differenza tra ETF SP20 e un ETF S&P 500 tradizionale?
L’ETF SP20 è molto più concentrato: seleziona solo le prime 20 aziende, mentre un ETF classico sull’S&P 500 replica tutte le 500 società. Questo riduce la diversificazione ma aumenta il potenziale rendimento.
Conviene investire in ETF SP20 rispetto ad altri ETF?
Per chi cerca dove investire puntando sulle aziende più forti e accetta una volatilità leggermente superiore, lo SP20 può essere una scelta strategica. Ha storicamente generato rendimenti maggiori rispetto all’S&P 500 completo.
Qual è il rendimento storico dell’ETF SP20?
Il rendimento annualizzato a 10 anni (ricostruito tramite backtest dell’indice) è stato del +15,6%, contro l’11,47% dell’S&P 500. Il differenziale può tradursi in guadagni significativi nel lungo termine.
L’ETF SP20 è troppo rischioso per i principianti?
No, ma è importante sapere che è più volatile di un ETF su 500 titoli. Tuttavia, il rischio è bilanciato da una maggiore esposizione ai titoli che generano il vero valore del mercato USA.
L’ETF SP20 paga dividendi?
No, l’ETF iShares SP20 è ad accumulazione, quindi reinveste automaticamente i dividendi ricevuti, aumentando il valore delle quote nel tempo.
È adatto per un portafoglio di lungo termine?
Sì, lo SP20 ETF è pensato per chi investe con un orizzonte temporale lungo e vuole beneficiare del potenziale delle aziende a più alta capitalizzazione nel tempo.
Dove posso acquistare l’ETF iShares SP20?
Può essere acquistato su Borsa Italiana, su Broker come XTB con il ticker SP20, oppure su altri mercati come Xetra. È disponibile tramite i principali broker online.
Quanto costa l’ETF SP20?
Il costo annuo di gestione (TER) è 0,20%, competitivo rispetto alla media degli ETF. Non ci sono commissioni aggiuntive salvo quelle del proprio broker.
Quante volte viene aggiornato l’indice SP20?
L’indice viene ribilanciato ogni trimestre (marzo, giugno, settembre, dicembre), assicurando che rifletta sempre le 20 aziende più capitalizzate dell’S&P 500.
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