Alzi la mano chi non ha mai pensato a questa frase quando si parla di investimenti “voglio guadagnare ma senza rischiare!”
Ma domandarsi se esistono investimenti finanziari sicuri (e redditizi) è del tutto lecito.
Nel corso di questo articolo andremo a esaminare le 5 opportunità considerate tra le più sicure oggi.
Naturalmente lo scenario dell’economia globale e dei mercati finanziari farà la sua parte.
Se anche tu vuoi trovare la risposta a questo quesito, accomodati e continua la tua lettura…
Il famoso Conto deposito
Investimento sicuro sembra far rima con conto deposito. Almeno, questa è la convinzione della grande maggioranza dei risparmiatori.
Ma nella pratica cos’è un conto deposito?
Si tratta semplicemente di uno strumento offerto da un istituto bancario che ti invita a vincolare una parte del tuo capitale per un certo periodo.
Generalmente si va dai 3 mesi fino agli oltre 4 anni.
In cambio riceverai un interesse.
Si parla in media di piccole percentuali intorno al 1%, per cui bisogna considerare anche la spesa per l’imposta di bollo e la ritenuta fiscale sulle plusvalenze del 26%.
Ma tornando alla nostra domanda principale, il conto deposito può essere considerato un investimento sicuro al 100%?
La risposta è…rullo di tamburi, no!
Prima di pensare ad ottenere gli interessi, forse c’è un tema che deve preoccupare ancora di più: la restituzione del capitale prestato.
Affinché questo non sia messo in pericolo è necessario che la banca sia in salute e non vada in contro al fallimento.
Sì, esiste il rischio fallimento delle banche e con il loro default verrebbe meno la speranza di avere indietro tutti i propri soldi.
Quindi, è possibile concludere che il conto deposito resta uno tra gli strumenti più sicuri, ma questa certezza dipende anche dalla solidità della banca scelta.
Prima di ricercare l’interesse più alto, diventa dunque essenziale individuare l’istituto di credito più solido!
Obbligazioni governative: uno strumento dello Stato
Gli Stati possono utilizzare le obbligazioni governative come fonte di finanziamento per il loro debito e la spesa pubblica.
Le scadenze sono generalmente più lunghe rispetto allo strumento visto in precedenza. In questo caso si parla di periodi che vanno dai 2 anni, fino ad oltre i 30.
Potremmo vedere queste obbligazioni un po’ come il conto deposito discusso sopra. In questo caso non si prestano dei soldi ad una banca, ma vengono affidati ad uno Stato, che in cambio restituirà il capitale a scadenza maggiorato degli interessi.
Ma siamo del tutto sicuri che quello specifico governo sia abbastanza solido e sicuro?
In soccorso arriva il “rating”, ovvero una sorta di indicatore del rischio di ogni Paese assegnato da agenzie specializzate.
Si tratta di un rischio reale. Basti pensare al default della Grecia del 2012!
Non è finita qui. Le obbligazioni governative possono anche essere soggette a importanti deprezzamenti derivanti dai periodi di maggiore fluttuazione dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali.
Così, abbiamo già parzialmente risposto alla disamina di queste obbligazioni rispetto all’aspetto della sicurezza.
Ma è importante segnalare che c’è una maniera molto efficace di mitigare questi rischi. La risposta è quella di scegliere un buon ETF obbligazionario.
Si tratta di un fondo che contiene all’interno molte altre obbligazioni governative. Se anche uno Stato dovesse andare in fallimento, questo non avrebbe un grande impatto sull’ETF nel suo complesso.
Dunque, questo tipo di obbligazione resta una valida alternativa sicura se scelta nel migliore dei modi e sempre seguendo le proprie esigenze.
Il caso delle Obbligazioni societarie ed High Yield
Come si evince facilmente dal loro nome, le obbligazioni societarie sono quelle emesse da un’azienda per poter finanziare il proprio business.
In questo caso l’investitore andrà a prestare i suoi soldi ad una multinazionale che, considerando le condizioni di durata e rendimento specifico, dovrebbe restituire il capitale a scadenza ed il relativo interesse.
Anche in questo caso il rating ci viene in aiuto per poter valutare se si tratta di un azienda di cui ci si può fidare o meno.
Generalmente si parte da una suddivisione in due categorie:
- “Investment Grade” sono titoli di qualità medio-alta, generalmente associati a emittenti di più grandi dimensioni, con business più stabili, bilanci più solidi e con minore indebitamento.
- “High Yield” (ad alto rendimento), solitamente offrono un rendimento più alto rispetto alla categoria sopra, accompagnato però da un maggiore rischio di default.
Allora cosa scegliere?
Il principio è sempre lo stesso, meglio non esporsi verso una singola azienda, ma preferire un ETF diversificato che investa in obbligazioni ad alto rendimento, così da eliminare il rischio specifico.
I principali indici azionari sul lungo termine
Forse l’abbinamento “investimenti sicuri” e “mercato azionario” può sembrare un po’ forzato, per non dire proprio discordante.
Ma la realtà è che anche investire in questo mercato può essere sicuro e redditizio.
Le parole d’ordine da tenere ben a mente sono: tempo, pianificazione e costanza!
Infatti, nei mercati azionari si osserva storicamente, nel lungo periodo, una crescita continua e costante. Questo non vuole assolutamente dire che se investo in questo settore non rischio nulla, anzi…
La visione di lungo termine ci mostra però come ad un certo punto, anche dopo balzi in picchiata con grandi perdite, il mercato tende sempre a risalire (anche con aumenti di valore del capitale ancora più importante).
Creare un portafoglio di investimento che vada a mitigare il rischio di volatilità dei mercati è possibile. È importante inserire tutti gli strumenti in maniera bilanciata.
Una parte azionaria, una con obbligazioni governative, fondi, materie prime e così via…
Naturalmente la sfida è nel centrare questo bilanciamento ed entrare nel mercato nel momento corretto. Non sempre è facile trovare da soli la ricetta giusta per i propri investimenti.
Questo però non deve scoraggiare. Oggi esistono nuovi aiuti per imparare a decifrare il grande mondo dell’azionariato.
Richiedendo un’analisi gratuita del portafoglio è possibile accedere all’esperienza di un professionista che può davvero aiutare a costruire un piano di investimenti su misura.
L’investimento più sicuro? Investire su se stessi
Vogliamo concludere questo articolo con questo investimento finale.
Non si vuole scendere in alcun modo nel campo delle banalità, anzi, in questo mondo in cui la persona è sempre più considerata “capitale umano”, investire su sé stessi diventa di vitale importanza.
Continuare a fare formazione, approfondire i temi finanziari e leggere le notizie di attualità può realmente dare una marcia in più quando ci si affaccia al mondo degli investimenti.
Imparare a risparmiare è di vitale importanza, ma non bisognerebbe mai farlo quando si tratta della propria crescita personale.
In questo articolo abbiamo analizzato diversi strumenti che nella pratica possono essere più o meno sicuri. Avere una base di conoscenze finanziarie aiuta sicuramente a capire questi temi e trarre le proprie valutazioni.
Investire su sé stessi non è mai stato così facile come nell’era in cui ci troviamo oggi.
Il mondo del digitale offre una miriade di risorse di finanza gratuite per continuare a rinforzare le proprie conoscenze sul tema.
Quindi possiamo sicuramente concludere confermando che i capitali spesi in formazione e specializzazione, saranno quelli che avranno una redditività più alta.
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