Il mondo della finanza digitale è a un punto di svolta: la SEC sta valutando di consentire alle stablecoin di rappresentare e scambiare azioni come Tesla o Nvidia direttamente sulla blockchain. Una decisione che potrebbe ridisegnare gli equilibri di Wall Street, aprendo a una nuova era per gli investitori e mettendo in crisi gli attuali protagonisti del mercato.
Stablecoin e Azioni: un Cambiamento Storico
La Securities and Exchange Commission (SEC) sta studiando un meccanismo che permetterebbe di tokenizzare titoli azionari attraverso stablecoin. In pratica, un token rappresenterebbe una quota reale di un’azienda quotata in borsa.
Se il progetto verrà realizzato, ogni token corrisponderà a una azione digitale certificata, con la stessa validità di un titolo cartaceo o registrato su una piattaforma come Robinhood. Per le società emittenti significherebbe contare realmente quelle azioni sul proprio bilancio, rendendo il processo trasparente e privo delle complessità burocratiche attuali.
Questo passo potrebbe trasformare il mercato, permettendo agli investitori di negoziare azioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sfruttando i vantaggi della blockchain: rapidità, trasparenza e costi inferiori.
Perché Citadel e i Market Maker Tremano
Non tutti vedono questo cambiamento come un’opportunità. Citadel Securities, uno dei più grandi market maker al mondo, ha già espresso forte contrarietà.
Il motivo è semplice: oggi i market maker guadagnano miliardi garantendo liquidità sugli scambi azionari e sugli ETF. La loro posizione dominante deriva da regole complesse e capitali immensi che consentono loro di mantenere il controllo del flusso degli ordini.
Con le stablecoin, questo meccanismo verrebbe scardinato. Chiunque potrebbe diventare “market maker”, approfittando della possibilità di scambiare titoli in tempo reale senza dover passare dai canali tradizionali. Per aziende come Citadel significherebbe perdere un’enorme fetta di profitti derivanti dagli spread e dalle commissioni di intermediazione.
ETF e Stablecoin: la Differenza Fondamentale
Gli ETF (Exchange Traded Funds) funzionano come un paniere di titoli. Il loro valore si aggiorna una volta al giorno, creando margini di arbitraggio che i market maker sfruttano per generare profitti.
Con le stablecoin tokenizzate, questo vantaggio scompare. Le transazioni diventano immediate e i prezzi aggiornati in tempo reale, eliminando la possibilità di manipolare spread o approfittare di inefficienze temporanee.
In altre parole, mentre gli ETF hanno bisogno di grandi operatori per garantire liquidità, con le stablecoin il mercato stesso diventa liquido grazie alla partecipazione diretta degli investitori.
Chi Sono i Veri Vincitori
Se Citadel e gli altri market maker rischiano di perdere miliardi, ci sono invece soggetti che potrebbero beneficiare enormemente di questa rivoluzione.
I broker digitali come Robinhood, Fidelity, Interactive Brokers e Charles Schwab avrebbero la possibilità di ridurre drasticamente i costi legati ai kickback e ai meccanismi di intermediazione. Questo significherebbe margini più ampi e servizi più competitivi per gli utenti.
Gli investitori retail sarebbero i principali beneficiari:
- accesso diretto,
- commissioni ridotte
- possibilità di scambiare azioni come se fossero criptovalute, senza vincoli di orari o intermediari superflui.
Il Ruolo del Bitcoin in Questo Scenario
Molti si chiedono se la crescita delle stablecoin possa spingere anche il prezzo del Bitcoin. La realtà è che si tratta di due strumenti differenti:
- Il Bitcoin rimane l’asset digitale per eccellenza, visto come oro digitale a offerta limitata (21 milioni di unità massime).
- Le stablecoin invece hanno un obiettivo diverso: diventare il ponte tra finanza tradizionale e blockchain, permettendo scambi più efficienti e sicuri.
Se la SEC dovesse realmente aprire alla tokenizzazione dei titoli, il Bitcoin non ne trarrebbe un beneficio diretto, ma il rafforzamento della blockchain come infrastruttura finanziaria ne aumenterebbe la legittimità e l’adozione.
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Una Rivoluzione Inarrestabile?
Il dibattito è appena iniziato, ma il potenziale è chiaro:
- azioni scambiate come criptovalute,
- mercati aperti senza interruzioni,
- meno costi e maggiore trasparenza.
Le resistenze da parte dei grandi operatori come Citadel sono forti, perché perderebbero un monopolio redditizio. Tuttavia, la spinta dell’innovazione e la ricerca di soluzioni più efficienti potrebbero accelerare questa transizione.
Per gli investitori, significa prepararsi a un futuro in cui Wall Street e blockchain non saranno più mondi separati, ma due facce della stessa medaglia.
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