Il prezzo di Bitcoin è vulnerabile a ulteriori perdite con l’obiettivo finale di 13.000 dollari. A lungo termine, il BTC è pronto per la ripresa grazie a fondamentali rialzisti.
Il mercato Bitcoin è caduto piuttosto duramente durante la sessione di giovedì, e quello che potrebbe essere stato dovuto da un volume un po’ scarso, alla fine il crollo dei prezzi è stato qualcosa che era necessario.
La corsa del Bitcoin può essere stata considerata un po’ esagerata nelle ultime settimane, e quando i prezzi si sono avvicinati ai massimi storici, qualche cosa è accaduto scatenando una furiosa vendita.
Chi ha seguito le nostre precedenti analisi di mercato, non si dovrebbe essere stupito se qualcosa del genere è accaduta. La corsa del Bitcoin ha disperatamente bisogno di un qualche tipo di pullback per offrire qualsiasi prova del suo valore, e questo purtroppo sarà un altro scenario in cui le persone probabilmente si faranno di nuovo male.
Dopo aver raggiunto i 19.490 dollari mercoledì, è iniziata una vera e propria discesa che ha trascinato con se l’itero mondo delle criptovalute e facendo tornare in mente la caduta registrata dopo aver raggiunto i massimi storici a dicembre 2017.
La discesa dei prezzi è stata molto veloce nella giornata di giovedì, con i prezzi piombati fino a 16.218 dollari per poi ritracciare e riportarsi prima della fine della giornata sopra i 17.000 dollari.
Cosa spettarci ora dal Bitcoin?
La situazione attuale non è delle migliori, nel momento della scrittura il prezzo del Bitcoin si trova a 16.756 dollari; la prossima discesa si troverà di fronte l’ostacolo a 16.000 dollari anche se potrebbe non avere forza di contrastare gli orsi su Bitcoin.
Gli esperti del settore avvertono che la correzione al ribasso è appena iniziata. Il mercato dovrebbe prepararsi a un calo prolungato di almeno fino ai 13.000 dollari prima che lo slancio ribassista si esaurisca e ceda il posto a un’altra massiccia ondata rialzista.
Il concetto di rimbalzo di un gatto morto è ben noto nei mercati tradizionali. È caratterizzato da una ripresa dei prezzi di breve durata dopo un prolungato calo o un mercato ribassista, inevitabilmente seguito da un’altra gamba verso il basso. Proprio come un gatto morto può rimbalzare se cade abbastanza velocemente, i prezzi possono anche mettere in scena piccoli rally all’interno del dominio dominante tendenza al ribasso.
Bitcoin ha nella sua storia diversi ‘rimbalzi di gatti morti’ durante l’inverno e il sell-off post-COVID19. È naturale che le tendenze al ribasso siano interrotte da brevi rialzi. La cosa complicata è che il rimbalzo può sembrare un’inversione a prima vista e di solito vengono identificati come non confrontabili.
Attualmente, i trader continuano a spostare i token BTC sui conti degli scambi di criptovaluta, il che è un chiaro segnale che la pressione di vendita rimane alta.
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Le correzioni fanno paura, ma sono necessarie
Sebbene una forte svendita possa sembrare scoraggiante, le prospettive sui prezzi di Bitcoin a lungo termine rimangono rialziste.
L’ambiente fondamentale implica che Bitcoin continuerà a beneficiare delle politiche monetarie ultra accomodanti esercitate dalla stragrande maggioranza delle banche centrali globali. Considerando i potenziali effetti inflazionistici delle strategie di stampa di denaro, gli investitori internazionali continueranno probabilmente a spostare la loro ricchezza verso asset digitali, come Bitcoin. Questa tendenza è già iniziata all’inizio di quest’anno e guadagnerà maggiore forza i prossimi mesi.
Ora che le elezioni presidenziali statunitensi sono finite, il sentimento del mercato è migliorato e ha ispirato un rally di asset rischiosi. Nel frattempo, la vittoria di Joe Biden è considerata un segno positivo per il settore delle criptovalute poiché è concentrato sulle innovazioni e intende portare maggiore chiarezza normativa nel settore delle risorse digitali.
Per riassumere, il prezzo di Bitcoin potrebbe subire un altro forte calo con un potenziale obiettivo di 13.000 dollari, ma a lungo termine, la criptovaluta pioniera è pronta per ulteriori guadagni.
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