Bitcoin è nato come risposta a un’esigenza concreta: creare un sistema monetario indipendente da governi e banche centrali. Ma a oltre 15 anni dalla sua nascita, l’asset digitale più discusso del pianeta è ancora al centro di un dibattito acceso. Michael Saylor e Jack Dorsey, due dei suoi più noti sostenitori, rappresentano visioni profondamente diverse su ciò che Bitcoin debba realmente diventare.
Da un lato, chi lo considera una riserva di valore, una sorta di oro digitale da accumulare e conservare. Dall’altro, chi lo ritiene destinato a essere una moneta globale, usata per effettuare pagamenti quotidiani e transazioni senza confini.
Questo confronto va ben oltre le opinioni personali. Riguarda il futuro di Bitcoin, la sua adozione su larga scala e il suo vero potenziale all’interno dei sistemi finanziari. Comprendere le posizioni dei principali attori in gioco significa anticipare le prossime fasi evolutive di Bitcoin, e capire quali scenari potrebbero emergere nei prossimi anni.
Saylor e Dorsey: due approcci opposti su Bitcoin
Michael Saylor: accumulare, non spendere
Michael Saylor, fondatore di MicroStrategy, ha investito miliardi di dollari in Bitcoin e sostiene da sempre la tesi della riserva di valore. Secondo lui, la priorità non è utilizzarlo per comprare un caffè, ma per proteggere il potere d’acquisto nel lungo termine.
Il suo messaggio è chiaro: “Paga in dollari, mangia la pizza, conserva i Bitcoin“. Questo approccio privilegia la funzione di bene rifugio rispetto alla circolazione come valuta. Chi aderisce a questa visione guarda a Bitcoin come a un asset da detenere, paragonabile a beni rifugio come l’oro, in grado di preservare valore in tempi di inflazione o instabilità monetaria.
Jack Dorsey: senza pagamenti, Bitcoin perde rilevanza
Jack Dorsey, fondatore di Twitter e CEO di Block, ha una visione decisamente diversa. Per lui, se Bitcoin non diventa uno strumento di pagamento diffuso, allora rischia di diventare irrilevante. In una recente intervista ha dichiarato: “Se resta solo una riserva di valore, smette di essere rilevante per la vita delle persone”.
Secondo Dorsey, il successo di Bitcoin come valuta del futuro passa necessariamente dalla sua adozione quotidiana. Se non sarà usato per pagare, non entrerà nella vita reale delle persone. E questo, a suo giudizio, rappresenterebbe un fallimento.
Bitcoin come denaro: chi ha ragione?
La realtà potrebbe essere più sfumata di quanto sembri. Secondo Lyn Alden, analista di riferimento per gli investitori istituzionali, Bitcoin è entrambe le cose: riserva di valore e mezzo di scambio. Ma l’ordine conta. Prima il consolidamento come asset di risparmio, poi l’espansione come strumento di pagamento.
Bitcoin, spiega Alden, ha già funzionato come mezzo di scambio su piccola scala — basti pensare alle donazioni a Wikileaks. Tuttavia, per imporsi come sistema di pagamento globale, deve superare due ostacoli fondamentali: la concorrenza delle valute fiat e l’adattamento ai comportamenti economici reali delle persone, che guadagnano, spendono e misurano le loro attività in dollari, euro o yuan.
✅ Acquista Bitcoin con un Broker regolamentato
La vera sfida: il tempo e la scala dell’adozione
Per molti, Bitcoin non è ancora lo strumento ideale per le spese quotidiane. Questo però non è un limite strutturale, ma un passaggio intermedio nel processo di monetizzazione. David Marcus, ex dirigente di Facebook e ora CEO di Lightspark, lo dice chiaramente: “Bitcoin sta diventando il vero oro digitale del mondo digitale“. E mentre i pagamenti in tempo reale stanno emergendo su infrastrutture costruite attorno a Bitcoin (come Lightning Network), l’adozione è già in corso, silenziosa ma profonda.
Marcus cita esempi concreti: Revolut, Nubank e diverse banche digitali stanno integrando queste soluzioni, permettendo conversioni istantanee tra valute nazionali con Bitcoin come rete di settlement. In questo contesto, Bitcoin non è la valuta con cui si paga, ma l’infrastruttura invisibile che consente i pagamenti.
Stablecoin e Bitcoin: convergenza, non competizione
Un altro nodo centrale è il ruolo delle stablecoin. Molti le vedono come concorrenti dirette di Bitcoin, ma è un errore di prospettiva. Le stablecoin sono dollari tokenizzati, strumenti per rendere portabile e programmabile la valuta fiat. Tuttavia, non hanno una propria infrastruttura di regolamento.
Ed è proprio qui che entra in gioco Bitcoin: le stablecoin, per funzionare, devono appoggiarsi a una rete di settlement sicura e decentralizzata. E quella rete è sempre più spesso Lightning Network, costruita su Bitcoin. Il paradosso è che le stablecoin, pur rafforzando il dominio del dollaro, accrescono il ruolo di Bitcoin come layer base del sistema finanziario globale.
Saylor e la visione sistemica: Bitcoin come centro di gravità
Nel suo intervento a Las Vegas, Michael Saylor ha fatto un parallelo storico con la rete bancaria dei Rothschild nel XIX secolo. Allora, il sistema si reggeva su obbligazioni sovrane e regolamenti in oro fisico. Oggi, secondo Saylor, Bitcoin è il nuovo “oro digitale” e diventerà la base su cui tutto verrà regolato: debito sovrano, corporate bond, mutui, azioni, strumenti finanziari.
Bitcoin, dice, è destinato a diventare il “centro di gravità del sistema finanziario del XXI secolo”. Non si tratta di sostituire tutto il resto, ma di diventare il perno attorno al quale ruotano tutte le forme di valore.
Bitcoin oggi: non è confusione, è evoluzione
Chi critica Bitcoin per la sua ambiguità di ruolo sta guardando il presente con occhi del passato. Bitcoin non è confuso. Siamo noi a esserlo.
È già un mezzo di scambio. È già una riserva di valore. Ma sta crescendo in fasi. Quando qualcosa si apprezza del 100% all’anno, nessuno ha interesse a spenderlo. E questo è parte della progettazione, non un difetto.
Con l’aumentare dell’adozione e la diminuzione della volatilità, Bitcoin sarà sempre più utilizzato come denaro. Ma sarà una scelta organica, non imposta da app o terminali POS. I commercianti adotteranno Bitcoin quando vorranno riceverlo, non prima.
Resta Aggiornato sulle Nostre Notizie
Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social e seguite Doveinvestire su Google News, Facebook, Twitter. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.
Per ricevere ogni aggiornamento in tempo reale, attiva le notifiche dal pulsante Segui o unisciti al nostro canale Telegram di Dove Investire
“Dove Investire” ti aiuta a comprendere come Investire nelle Criptovalute nel modo Migliore
Le Nostre analisi sono puntuali e precise e ti permetteranno di districarti nel settore delle Criptovalute che è sempre in costate fermento e movimento.
Ti aiutiamo a capire tendenze, opportunità e novità sempre con un occhio al tuo portafoglio. Non parliamo solo Bitcoin, Ethereum o delle prime della classe, ma di tutte le opportunità offerte dalle Migliori Criptovalute presenti sul mercato.
Investire nelle criptovalute con le giuste competenze e conoscenze può aiutarti a cambiare la tua vita per sempre, ed è quello che vorremmo per te!
Non abbiamo la bacchetta magica ma cerchiamo di offrirti sempre informazioni dettagliate e reali per poter Investire conoscendo più a fondo le Criptovalute e le loro regole. “Dove Investire” è il tuo portale di approfondimento sugli Investimenti.