
Negli ultimi mesi il mercato delle criptovalute ha mostrato un andamento discontinuo, caratterizzato da fasi di debolezza del sentiment e volatilità che ha messo in difficoltà sia trader attivi sia investitori meno esperti. A sorpresa, proprio in questo contesto incerto, BlackRock ha modificato radicalmente la propria posizione su Bitcoin, aprendo la strada a una prospettiva strutturalmente rialzista.
La società guidata da Larry Fink, leader globale nella gestione degli asset, ha dichiarato che Bitcoin potrebbe raggiungere 700.000 dollari nel lungo periodo, un obiettivo che ha acceso il dibattito tra analisti, operatori istituzionali e appassionati di investimenti digitali.
Questa previsione non è l’unico elemento rilevante. BlackRock ha iniziato ad accumulare Bitcoin in modo sistematico tramite il proprio ETF Bitcoin di BlackRock (IBIT), con volumi record per un prodotto lanciato da pochi mesi. Il segnale è chiaro: l’asset manager più influente del settore non solo riconosce il potenziale di Bitcoin, ma lo vede come una componente stabile all’interno dei portafogli di lungo termine. L’obiettivo di questo approfondimento è analizzare le strategie adottate da BlackRock, i possibili scenari del mercato crypto e ciò che questa visione significa per chi investe.
- 1. BlackRock e le nuove strategie di investimento su Bitcoin
- 2. Bitcoin più veloce di internet: l’analisi di BlackRock sull’adozione delle criptovalute
- 3. Una svolta storica: l’ammissione di errore di BlackRock
- 4. Previsioni su Bitcoin: perché BlackRock parla di 700.000 dollari
- 5. L’analisi tecnica: soglie critiche tra 98.000 e 110.000 dollari
- 6. Ciclicità del mercato crypto: perché l’investitore retail fatica a reagire
- 7. Liquidità istituzionale, regolamentazione e accesso: perché l’ETF è centrale per BlackRock
- 8. Come investire nell’ETF Bitcoin di BlackRock
- 9. A chiusura del discorso: cosa significa tutto questo per gli investitori
BlackRock e le nuove strategie di investimento su Bitcoin
L’ingresso massiccio di BlackRock nel comparto delle criptovalute rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nella storia recente della finanza digitale. La società ha acquistato Bitcoin per un controvalore di circa 42 milioni di dollari, mediante il proprio fondo IBIT, dimostrando un interesse reale e operativo verso l’asset.
Il dato più importante riguarda il volume del fondo: l’ETF Bitcoin di BlackRock ha superato 2 miliardi di dollari di transazioni giornaliere, una cifra rara da osservare in un mercato ancora in fase di consolidamento.
Questo livello di attività non va interpretato come speculazione di breve termine, ma come un segnale di fiducia nel ruolo che Bitcoin potrà assumere in una prospettiva multi-annuale. Per un asset manager, la sostenibilità del modello di business non deriva da guadagni speculativi, bensì da commissioni ricorrenti ottenute da clienti che acquistano e mantengono l’ETF per periodi prolungati.
È quindi logico ritenere che l’interesse di BlackRock non sia quello di alimentare rally momentanei, ma di consolidare una base di investitori stabile e istituzionale.
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Bitcoin più veloce di internet: l’analisi di BlackRock sull’adozione delle criptovalute
Il cambiamento di narrativa è stato accompagnato da dichiarazioni sorprendenti. Larry Fink ha affermato che Bitcoin e criptovalute vengono adottate più rapidamente di internet e smartphone.
Questa frase evidenzia due aspetti cruciali: la crescita dell’ecosistema crypto non è un fenomeno ciclico, ma strutturale, e le piattaforme finanziarie tradizionali non possono permettersi di ignorarlo. Il riferimento all’adozione tecnologica significa riconoscere che l’asset ha una funzione economica rilevante, supportata da un numero crescente di soggetti istituzionali, corporate e retail con disponibilità a capitalizzare su tale espansione.
L’inclusione di Bitcoin nei modelli distributivi di banche, broker e fondi rappresenta un elemento chiave per la transizione del mercato verso nuovi equilibri. In questa fase BlackRock mira a posizionarsi come gateway finanziario privilegiato per gli investitori che desiderano un’esposizione regolamentata e conforme a standard prudenziali.
Una svolta storica: l’ammissione di errore di BlackRock
Tra gli aspetti più discussi vi è l’ammissione esplicita, da parte del CEO, di aver sottovalutato Bitcoin. Per una struttura da 12 trilioni di dollari in gestione, dichiarare pubblicamente di aver sbagliato valutazione su un asset non rappresenta un gesto retorico, ma un cambio di paradigma.
Questa inversione di rotta arriva dopo anni di scetticismo nei confronti delle criptovalute, con particolare riferimento ai timori legati alla volatilità, alla regolamentazione e alla mancanza di redditività in termini tradizionali.
Oggi BlackRock riconosce che Bitcoin non è un fenomeno speculativo destinato a esaurirsi, che la sua scarsità algoritmica lo rende attrattivo come asset da accumulare e che esiste una domanda crescente che si tradurrà in flussi significativi nei prossimi anni.
In parallelo, il fondo punta a intercettare chi cerca esposizione su Bitcoin senza dover gestire wallet, chiavi private o rischi operativi connessi.
Previsioni su Bitcoin: perché BlackRock parla di 700.000 dollari
Le recenti dichiarazioni sul target di 700.000 dollari per Bitcoin hanno sorpreso per la loro aggressività, ma sono coerenti con una visione fondata su fattori macro-finanziari. Il concetto non riguarda l’imminenza del movimento, ma la potenza dei flussi di capitale nel caso in cui Bitcoin diventi un asset di riserva nelle tesorerie corporate, uno strumento d’investimento stabile nei portafogli istituzionali e una componente standard dei fondi pensione e patrimoniali.
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L’elemento centrale della previsione è il presupposto che Bitcoin raggiunga una capitalizzazione superiore ai 12 trilioni di dollari, ossia in linea con il valore aggregato dei principali asset finanziari globali.
Per BlackRock, lo scenario è possibile nel momento in cui l’asset diventa regolamentato, accessibile tramite prodotti ETF, fiscalmente efficiente e riconosciuto come strumento di copertura contro l’inflazione. Secondo questa visione, la crescita del prezzo non sarebbe legata a un picco speculativo, ma a una redistribuzione graduale del capitale tradizionale verso il comparto crypto.
L’analisi tecnica: soglie critiche tra 98.000 e 110.000 dollari

Dal punto di vista tecnico, Bitcoin ha raggiunto e superato livelli chiave, con un rimbalzo sopra 94.000 dollari e una fase di consolidamento verso le aree psicologiche 98.000 – 100.000 dollari.
Questa fascia rappresenta una resistenza statica, un’area psicologica importante per gli operatori e un punto di verifica per l’ingresso di nuovi volumi. Il livello successivo cruciale è 109.000 dollari, zona in cui si colloca la media mobile a 200 giorni, parametro molto osservato dai gestori di portafoglio.
La dinamica attuale mostra due scenari possibili. In uno scenario rialzista, un break sopra 110.000 con volumi potrebbe aprire la strada a un ritorno verso i massimi storici. In uno scenario correttivo, una respinta dai livelli attuali potrebbe determinare un ritorno progressivo verso i supporti 37.000 – 45.000 dollari.
Nel primo caso è probabile un aumento della partecipazione retail, nel secondo un ritorno di capitolazione che potrebbe favorire accumulo istituzionale.
Ciclicità del mercato crypto: perché l’investitore retail fatica a reagire
L’analisi statistica mostra che la maggior parte degli investitori in criptovalute subisce perdite a causa di due fattori ricorrenti: timing errato e comportamento emotivo.
Durante i ribassi, prevale il pessimismo e vengono liquidate posizioni con perdite significative. Durante i rally, prevale l’euforia e si acquistano asset già apprezzati. Il risultato è un ciclo sistematico dove il retail compra alto e vende basso, mentre chi mantiene disciplina e accumula gradualmente ottiene rendimenti migliori nel lungo periodo.
Esempi sui mercati tradizionali confermano questo schema. Gli investitori che negli ultimi cinque anni hanno acquistato l’S&P 500 con un piano di accumulo mensile, senza leva, hanno registrato rendimenti rilevanti con uno sforzo decisionale minimo.
La stessa dinamica applicata a Bitcoin, seppur con maggiore volatilità, ha storicamente prodotto valori ancora superiori per chi ha mantenuto disciplina e orizzonte temporale pluriennale.
Liquidità istituzionale, regolamentazione e accesso: perché l’ETF è centrale per BlackRock
Una delle ragioni per cui l’ETF Bitcoin di BlackRock ricoprirà un ruolo strategico è la capacità di offrire esposizione all’asset in un contesto regolamentato, minimizzando rischi operativi, fiscali e legali.
Il fondo consente a banche, fondi pensione, family office e asset manager di allocare capitale su Bitcoin con la stessa semplicità con cui acquistano ETF azionari o obbligazionari.
Nei prossimi anni, l’apertura del mercato potrebbe accelerare grazie ad autorizzazioni regolamentari più ampie, integrazione dei prodotti crypto nelle piattaforme bancarie e domanda crescente di strumenti diversificati. È ragionevole ipotizzare che la liquidità in entrata non si manifesti in modo esplosivo, ma in forma progressiva e stabile, contribuendo alla crescita strutturale del mercato.
Come investire nell’ETF Bitcoin di BlackRock
L’accesso all’ETF Bitcoin di BlackRock da parte degli investitori italiani avviene tramite intermediari regolamentati che permettono di operare sui mercati finanziari internazionali in modo sicuro e conforme alle normative europee. Il fondo, quotato su borse estere e strutturato come un prodotto destinato al risparmio gestito, non è acquistabile direttamente tramite exchange crypto, ma attraverso broker e piattaforme di investimento professionali che offrono strumenti finanziari tradizionali.
Per chi risiede in Italia, tra le soluzioni più diffuse e accessibili rientrano broker autorizzati come XTB e IG, che consentono di negoziare ETF focalizzati su Bitcoin e altre criptovalute. Queste piattaforme mettono a disposizione strumenti avanzati per l’analisi, ordini condizionati, monitoraggio del rischio e reportistica fiscale, elementi fondamentali per chi intende costruire una strategia efficace sul lungo periodo.
L’operatività è simile a quella di qualsiasi altro ETF: l’investitore seleziona il fondo, effettua l’acquisto e decide se adottare una gestione passiva o attiva nel tempo, in base agli obiettivi personali. È possibile strutturare un piano di accumulo periodico, acquistare in base alle correzioni del mercato o integrare l’ETF all’interno di un portafoglio diversificato che includa azioni, bond e asset alternativi.
Per chi valuta un ingresso su Bitcoin, utilizzare un ETF regolamentato può rappresentare una soluzione pratica e professionale, soprattutto per chi preferisce evitare la gestione tecnica delle chiavi private, minimizzare rischi operativi e mantenere un quadro fiscale gestito tramite intermediari autorizzati. L’importante è scegliere piattaforme affidabili e verificare eventuali costi di negoziazione, commissioni di gestione o requisiti minimi di deposito, prima di impostare una strategia sul lungo periodo.
Questo il grafico dell'iShares Bitcoin Trust ETF (IBIT)
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A chiusura del discorso: cosa significa tutto questo per gli investitori
La strategia di BlackRock indica una visione di accumulazione a lungo termine sulla principale criptovaluta. L’obiettivo dell’asset manager non è ottenere profitti immediati, ma gestire asset digitali per anni, generando commissioni e consolidando quote di mercato.
Chi attende segnali di euforia potrebbe arrivare troppo tardi. Chi costruisce posizioni gradualmente, gestendo rischio e liquidità, potrebbe trovarsi in vantaggio quando il mercato riaprirà ai capitali retail.
Bitcoin non richiede predizioni accurate, ma disciplina finanziaria e un orizzonte di investimento adeguato.
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