Coinbase è sempre più vicina alla quotazione a Wall Street

Coinbase, il più grande società di scambio di criptovalute negli Stati Uniti, consente alle persone di acquistare e vendere risorse digitali come Bitcoin, ha presentato una dichiarazione di registrazione alla Securities and Exchange Commission, l’ente USA che vigila sulla borsa, per sbarcare in borsa con un direct listing e non con una IPO.

Coinbase sta cercando di raccogliere fino a 1 miliardo di dollari nell’offerta e potrebbe essere valutato fino a 100 miliardi di dollari, secondo vari media. L’opportunità della quotazione in Borsa e le informative finanziarie di Coinbase mostrano un business fiorente e sorprendentemente redditizio.

Scegliendo di quotarsi in borsa attraverso una quotazione diretta, invece di offrire nuove azioni come con un’offerta pubblica iniziale tradizionale (IPO), gli investitori e i dipendenti convertiranno le loro quote attuali nella società in azioni e le venderanno al pubblico.

Il motivo per cui questo è interessante è legato al fatto che si tratta di una modalità di quotazione che ha costi decisamente inferiori rispetto al normale processo della IPO (Initial public offering). Ciò perché è l’azienda stessa a gestire il processo in modo diretto, senza quindi impiegare i servizi degli intermediari finanziari, tipicamente banche di investimento, senza compiere il roadshow per raccogliere l’impegno dagli azionisti potenziali e senza definire un prezzo di debutto dell’azione. Ciò significa che non si pre-definisce nemmeno l’ammontare di ciò che si desidera raccogliere ma si opera appunto in modo diretto sperando che l’appetito del mercato sia elevato in relazione alle azioni che verranno messe a disposizione. Perciò nel momento in cui Coinbase dice che vorrebbe raccogliere un miliardo di dollari è certamente una speranza magari basata su alcuni parametri di valutazione, ma non è un obiettivo pre-definito come quando si procede con la Ipo classica.

La dichiarazione di registrazione di Coinbase mostra che la società ha registrato un utile netto di oltre 322 milioni di dollari nel 2020 su un fatturato totale di 1,28 miliardi di dollari. Ciò si confronta con una perdita di 30 milioni di dollari nel 2019 su un fatturato di $ 533,8 milioni di dollari.

Quasi 1,1 miliardi di dollari di entrate di Coinbase nel 2020 provenivano da commissioni di transazione, mentre il resto proveniva da abbonamenti, servizi e altre entrate.

L’azienda ha anche 43 milioni di utenti al dettaglio, 7.000 istituzioni e 115.000 partner dell’ecosistema in oltre 100 paesi sulla sua piattaforma.

La decisione di rendere pubblica una quotazione diretta è in linea con il marchio Coinbase. L’exchange aiuta gli investitori ad accedere a risorse decentralizzate e, considerando che le risorse digitali inizialmente sono nate per aiutare le persone a sfuggire al sistema finanziario tradizionale, un’IPO tradizionale non sarebbe stata esattamente in linea al marchio dell’azienda,

Il risponso che darà la SEC alla richiesta di quotazione sul Nasdaq di Coinbase potrebbe essere un passo storico nell’accettazione delle criptovalute da parte della finanza mainstream e potrebbe anche fissare dei parametri per decidere su quali è lecito fare trading sulla piattaforma.

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