
Molti investitori stanno guardando all’oro, ma secondo Peter Schiff il vero affare potrebbe essere l’argento, un metallo che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. Ecco perché settembre potrebbe rappresentare un punto di svolta decisivo.
L’argento ai massimi da 14 anni: un’occasione storica?
Peter Schiff ha ricordato che l’argento ha superato i 43 dollari l’oncia, un livello che non si vedeva da oltre 14 anni, ma ritiene che il vero movimento debba ancora iniziare. Secondo la sua visione, il prezzo ha il potenziale per superare i 50 dollari e dirigersi rapidamente verso i 100 dollari.
Il ragionamento si basa sul rapporto oro/argento. Anche ipotizzando un oro a 4.000 dollari l’oncia e un argento a 50 dollari, il rapporto resterebbe a 80:1, un livello che storicamente indica una forte sottovalutazione dell’argento.
I fattori che stanno alimentato il rally dell'argento
L’attuale spinta rialzista dell’argento è il risultato di diversi elementi chiave:
1. Politica monetaria della Federal Reserve
Il Fed Watch Tool segnala che oltre il 90% degli analisti si aspetta un nuovo taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione di ottobre e un’ulteriore riduzione a dicembre. In totale, si prospettano 75 punti base di allentamento monetario entro fine anno. Un contesto di tassi più bassi sostiene i metalli preziosi, rafforzando l’interesse per l’argento.
2. Geopolitica e ricerca di beni rifugio
Le tensioni internazionali continuano a spingere gli investitori verso gli asset rifugio. L’argento, meno costoso dell’oro, viene scelto sempre più come alternativa accessibile per proteggersi dall’incertezza globale.
3. Domanda industriale in crescita
A differenza dell’oro, l’argento è cruciale per settori strategici come i pannelli solari, le batterie per veicoli elettrici e l’elettronica avanzata. L’argento è unico perché combina due fattori chiave:
- Domanda industriale crescente, grazie all’utilizzo in tecnologie come pannelli solari, semiconduttori e componentistica elettronica.
- Valore monetario simile all’oro, ma accessibile a un numero più ampio di investitori retail.
Mentre le banche centrali continuano ad accumulare oro come riserva strategica, il pubblico tende a orientarsi sull’argento, considerato il “gold dei piccoli risparmiatori”. Schiff sottolinea che, quando questa domanda retail esploderà, potremmo assistere a un rally esplosivo.
Perché gli investitori esitano a comprare
Secondo Schiff, molti investitori sono stati “condizionati” dall’ultimo decennio, in cui l’oro faticava a superare i 2.000 dollari. Questo ha portato alla convinzione che convenga aspettare correzioni prima di acquistare.
Il problema, secondo l’analista, è che i rimbalzi potrebbero essere brevi e superficiali, rischiando di lasciare fuori chi aspetta troppo. La sua strategia è chiara: acquistare argento anche sui massimi, perché il trend di lungo termine è al rialzo e ogni attesa può tradursi in prezzi sempre più alti.
Oro e azioni minerarie: il confronto
Peter Schiff ha evidenziato che, rispetto all’oro fisico, le azioni minerarie offrono ancora margini di guadagno elevati.
- L’oro fisico ha registrato un rialzo di circa il 40% nell’ultimo anno.
- Le società minerarie hanno invece più che raddoppiato il proprio valore nello stesso periodo.
Nonostante questo, i titoli auriferi restano sottovalutati rispetto al prezzo spot dell’oro. Schiff prevede che, con l’oro verso i 4.000 dollari e oltre, il settore minerario possa raddoppiare nuovamente.
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Minatori junior e future acquisizioni
Schiff segnala che molte piccole società minerarie con riserve certificate ma non ancora sviluppate rappresentano un’opportunità unica. Le grandi aziende, forti di liquidità crescente, potrebbero preferire acquisire queste realtà piuttosto che rischiare con nuove esplorazioni costose e incerte.
Questa fase di consolidamento potrebbe diventare un ulteriore catalizzatore di valore per gli investitori che sapranno individuare i titoli giusti.
Inflazione e politiche governative: benzina sul fuoco
Secondo Schiff, la politica fiscale e monetaria degli Stati Uniti rimane altamente espansiva e questo, unito a interventi governativi mal gestiti, non farà che alimentare inflazione e indebolimento del dollaro.
In uno scenario simile, gli asset reali come oro e argento si confermano strumenti di protezione patrimoniale e di rivalutazione nel lungo periodo.
Analisi tecnica di breve termine: il superamento di resistenze chiave
L’analisi grafica mostra un trend rialzista iniziato a fine agosto, con un progressivo consolidamento tra i 38 e i 39 dollari. La rottura dei 41,50 dollari ha segnato un punto decisivo, portando il prezzo a testare l’area dei 43 dollari, resistenza psicologica di grande importanza.
- Supporto immediato: 41 $
- Supporto più solido: 39,50 $
- Prossimo obiettivo tecnico: 46,50 $
Se il livello dei 43 dollari verrà confermato con forza dai compratori, il movimento potrebbe aprire la strada a ulteriori rialzi. In prospettiva, il traguardo più ambizioso rimane la soglia dei 50 dollari e successivamente 100 dollari, prezzo mai più toccati nella storia.
Conclusione: il tempo stringe per l’argento
L’argento si trova in una fase decisiva, con un potenziale di rivalutazione che potrebbe sorprendere anche gli investitori più ottimisti. I segnali indicano che la finestra d’acquisto non resterà aperta a lungo: quando i prezzi supereranno certi livelli chiave, il movimento potrebbe accelerare in modo vertiginoso.
Chi sceglie di muoversi oggi ha la possibilità di posizionarsi su un asset che unisce valore intrinseco, domanda industriale crescente e un forte appeal come bene rifugio. Rimandare troppo a lungo potrebbe significare osservare da spettatori un rally che premia solo chi ha avuto la prontezza di agire.
L’entusiasmo di Schiff non nasce da semplici previsioni, ma da dinamiche concrete: scarsità dell’offerta, pressione della domanda e l’effetto trainante delle banche centrali sull’oro. Tutto lascia intendere che l’argento sia ancora sottovalutato e pronto a colmare questo divario.
È il momento di riflettere con serietà e valutare se includere l’argento nella propria strategia. Le opportunità non aspettano, e questa potrebbe essere una delle più significative degli ultimi decenni.
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