Analisi a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Due righe per orientarti: l’oro ha aggiornato i record storici e il quadro macro/tecnico spiega perché il rally potrebbe non essere finito.
Nuovi record per l’oro: il contesto di mercato
Martedì l’oro ha segnato nuovi massimi storici, consolidando un trend rialzista che da mesi domina i mercati delle materie prime. Questo movimento non è frutto del caso, ma il risultato di una combinazione di fattori macroeconomici e geopolitici che stanno ridisegnando le strategie di portafoglio degli investitori.
Il metallo giallo si conferma ancora una volta un bene rifugio privilegiato nei momenti di incertezza, capace di attrarre capitali sia retail che istituzionali.
I cinque motori che alimentano la corsa dell’oro
1. Politica monetaria della Federal Reserve
Le prospettive di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed riducono il costo opportunità di detenere oro, rendendo più conveniente allocare capitali su un asset che non genera cedole ma offre stabilità patrimoniale.
2. Inflazione persistente
Nonostante il rallentamento degli ultimi mesi, l’inflazione rimane superiore agli obiettivi delle banche centrali. L’oro rappresenta da sempre una protezione contro la perdita di potere d’acquisto, motivo per cui la domanda resta elevata.
3. Debolezza del dollaro USA
Il calo del dollaro sui mercati valutari amplifica l’appeal dell’oro, che viene prezzato in dollari. Una valuta americana più debole rende il metallo prezioso meno costoso per gli investitori internazionali, incentivandone gli acquisti.
4. Tensioni geopolitiche e rischi sistemici
Conflitti regionali, guerre commerciali e tensioni tra superpotenze stanno alimentando l’incertezza globale. In scenari del genere, il flusso verso i beni rifugio si intensifica, rafforzando ulteriormente il trend rialzista.
5. Acquisti record delle banche centrali
Le banche centrali stanno accumulando oro a ritmi senza precedenti. Paesi come Cina, Russia e Turchia guidano questa corsa, con l’obiettivo di diversificare le riserve e ridurre la dipendenza dal dollaro. Questo elemento aggiunge solidità strutturale alla domanda.
Analisi tecnica: breakout e prospettive di breve termine
La dinamica di prezzo ha mostrato breakout su massimi di periodo accompagnati da volumi robusti e un momentum coerente con trend di medio periodo. In ottica di analisi:
- Struttura del trend: massimi e minimi crescenti indicano controllo del movimento da parte dei compratori. Fasi di pullback ordinato verso medie mobili ascendenti sono fisiologiche all’interno di rally sostenibili.
- Aree psicologiche: soglie tonde funzionano da calamite per i prezzi. Superamenti netti con chiusure robuste tendono a innescare short covering e nuove entrate sistematiche.
- Rischio/gestione: su time frame operativi, chi fa trading può valutare ingressi su consolidamenti post-breakout, con stop protetti sotto i minimi di congestione e prese parziali su estensioni veloci.
Il quadro tecnico resta costruttivo: correzioni contenute, se accompagnate da volatilità in calo e reazioni rapide dei compratori, mantengono valido il bias rialzista.
Molti analisti ritengono plausibile un target a 4.000 dollari l’oncia entro la fine dell’anno, soprattutto se le condizioni macroeconomiche e geopolitiche dovessero restare favorevoli.
Implicazioni per il portafoglio: gestione prudente, tesi coerente
Per chi investe, l’oro può svolgere un ruolo di diversificazione e difesa, attenuando gli shock su equity e credito. In una logica strategica, l’esposizione può essere calibrata in base alla tolleranza al rischio e all’orizzonte temporale, ricordando che il metallo non distribuisce cedole e che la volatilità, nelle fasi euforiche, può aumentare. La chiave è una tesi d’investimento chiara, con pesi proporzionati e un piano di ribilanciamento definito a priori.
Cosa monitorare nei prossimi mesi
- Decisioni della Federal Reserve e traiettoria dei tassi reali.
- Letture di inflazione e sorprese macro che influenzano le aspettative sui prezzi al consumo.
- Tenuta del dollaro su base ampia e segnali di stress geopolitico o finanziario.
- Dinamica degli acquisti delle banche centrali, indicativa dell’interesse strutturale.
Una combinazione favorevole di questi elementi mantiene viva la probabilità di nuovi record storici.
Conclusione: l’oro rimane protagonista
Il rally del metallo prezioso poggia su fondamenta macro solide e su una price action coerente con la fase di espansione. Se il contesto non cambia, la traiettoria verso 4.000 dollari resta credibile. Correzioni tecniche sono parte del percorso e, se gestite con disciplina, non invalidano la struttura del movimento.
Profilo dell’Analista
Filippo A. Diodovich, Market Strategist per IG, è un esperto di analisi fondamentale e tecnica, applicata ai mercati finanziari (azionari, valutari, obbligazionari, delle commodities e dei derivati).
Dopo aver conseguito una laurea in Economia Politica all’Università Bocconi di Milano inizia il proprio percorso professionale nel 2002 presso l’ufficio studi di una delle maggiori banche d’affari statunitensi per poi passare nel 2003 a lavorare per un’azienda italiana specializzata nell’utilizzo delle metodologie dell’analisi tecnica per valutare l’andamento delle piazze finanziarie. È entrato a far parte del team di IG nel 2012.
Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito “IG”). Il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti.
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