La direttiva europea MiFID II, ossia la nuova norma comunitaria sui mercati e sugli strumenti finanziari, sarà recepita in Italia e negli altri Stati membri, il 3 gennaio del 2018. Cosa cambia e cosa prevedere la nuova normativa?
A partire dal 3 gennaio 2018 i broker saranno tenuti a tenere registri di ogni comunicazione avuti con un cliente per un minimo di 5 anni e registrazioni telefoniche per 7 anni.
I broker dovranno dichiarare i loro margini e dimostrare che è stata fornita la migliore esecuzione. La segnalazione include tutte le spese sostenute da un broker per eseguire l’ordine di un cliente, ad esempio le tasse di sede di negoziazione, compensazione e liquidazione.
Capisaldi della direttiva sono trasparenza e protezione per i risparmiatori
Nuovi obblighi per i broker, ma non per le banche
Un IB non potrà fornire servizi di investimento per conto di più di una società di investimento regolamentata MiFID. Questi alcuni dei cambiamenti della MiFID II.
Valutazione di adeguatezza
L’investitore dovrà essere sottoposto ad una “valutazione di adeguatezza” ossia messo letteralmente sotto esame. Verranno verificate le sue conoscenze e rendicontate eventuali esperienze pregresse sul servizio richiesto; verrà sottoposta ad analisi la sua situazione finanziaria per appurare che sia in grado di sostenere eventuali perdite; verranno valutati i suoi obiettivi per meglio comprendere quanto sia tollerante al rischio (questo è già stato integrato nella fase di registrazione/verifico conto da parte di alcuni Broker).
Il Broker sarà tenuto a fornire all’investitore informazioni adeguate al tipo di investimento, sottolineando il profilo di rischio di ogni singolo strumento.
Personale preparato
Il MiFID II indica chiaramente che il broker disponga di personale preparato in grado di garantire i propri clienti una adeguata assistenza e supporto.
Controllo degli strumenti finanziari
La MiFID II alla sua attuazione avrà una ripercussione sulla qualità degli strumenti finanziari. Prima di essere commercializzati e quindi sottoposti alla clientela, dovranno essere analizzati ed approvati da chi li introduce. Chi li distribuisce dovrà a sua volta adeguare la pubblicizzazione del prodotto al tipo di mercato a cui è destinato.
Qualcosa doveva cambiare…
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento significativo delle attività fraudolente nel mercato del Forex. Spesso con l’obbiettivo di incoraggiare investimenti poco convenienti per i clienti, solo per ottenere degli incentivi, può essere considerato una truffa.
Con la MiFID II il mondo del trading è pronto a cambiare.