La volatilità dei mercati finanziari spinge gli investitori alla ricerca di strumenti capaci di sfruttare queste condizioni.
Chi investe nel mercato azionario, per guadagnare, deve aver la bravura di anticipare il movimento rialzista di una azione acquistandola ad un prezzo inferiore di quello di vendita.
Quello che però non è possibile fare con le azioni è quello di puntare sui ribassi dei prezzi. Per questo se il mercato sta seguendo un trend ribassista, l’investitore azionario dovrà rimanere in attesa fino a che il trend non si inverta.
Ora però sono diversi gli strumenti per poter operare al rialzo e al ribasso, uno di questi sono i CFD.
I CFD sono contratti stipulati tra l’investitore ed il broker per scambiarvi, alla chiusura del contratto, la differenza di prezzo tra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura di uno strumento basilare.
Ciò significa che nelle transazioni dei CFD, non si comprano fisicamente l’azione ma il suo sottostante.
I CFD sono accordati su una base di margine, in cui ti assicuri la transazione pagando un deposito.
Quando si apre una posizione, non si deve pagare per il suo valore intero, ma solamente una somma di deposito dall’1% al 2% (in base ai requisiti di margine del contratto). Questo permette d negoziare fino a 100 volte il capitale iniziale (leva fino a 100:1).
I CFD vengono quotati come nel mercato basilare. Quindi, ad esempio, gli indici azionari e le materie prime vengono quotate e negoziate in base alla loro valuta.
Per fare trading sui CFD ci si affida ad un intermediario, broker, che attraverso la piattaforma di trading permette di acquistare e vendere i CFD.
“Il tuo capitale è a rischio”