UniCredit lancia sul mercato la più ampia emissione di Bonus Certifcate dell’anno. La nuova emissione di Bonus comprende 60 Bonus Cap, 27 Top Bonus e 13 Reverse Bonus Cap
UniCredit Bank AG ha emesso sul mercato una nuova serie di 100 Bonus Certificate che si aggiungono agli oltre 250 Bonus Certificate già emessi da UniCredit e quotati sui mercati regolamentati di Borsa Italiana (SeDeX e EuroTLX).
I nuovi certificatesi dividono in Bonus Cap, Top Bonus e Reverse Bonus Cap, hanno scadenze a uno e due anni dal momento dell’emissione, e tra i sottostanti comprendono i maggiori titoli azionari europei, americani ed i principali indici finanziari. La finalità dell’emissione, che arriva sul mercato a seguito di un periodo di crescita dei listini azionari mondiali, è di aggiornare e mettere a disposizione degli investitori una vasta gamma di soluzioni d’investimento.
Certificate Bonus Cap
I certificate Bonus Cap permettono di ricevere un bonus a scadenza se il sottostante ha sempre mantenutoun valore superiore al livello di barriera, posta per questa emissione tra il 60% ed il 70% del valore iniziale. Nel caso in cui il Sottostante nel corso dell’intera vita del Certificate, ovvero a partire dalla Data di Osservazione Iniziale fino alla Data di Osservazione Finale, mantiene sempre un valore superiore al livello Barriera, a scadenza lo strumento rimborsa il prezzo di emissione più un importo pari al Bonus. Viceversa, nel caso in cui il valore del Sottostante, in un qualsiasi momento a partire dalla Data di Osservazione Iniziale fino alla Data di Osservazione Finale, sia pari o inferiore al livello Barriera, a scadenza verrà corrisposto un valore pari alla performance del Sottostante, fino ad un massimo pari al livello del Cap. In questa ipotesi, i Certificate non proteggono il capitale investito. Grazie alla caratteristica Quanto, l’andamento della valuta del sottostante rispetto all’Euro non impatta la performance dei Certificate.
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Certificate Top Bonus
I certificate Top Bonus permettono di ricevere un bonus a scadenza se il sottostante a scadenza quota ad un valore pari o superiore al livello di barriera, posta per questa emissione tra il 70% e l’80% del valore iniziale. A differenza dei Bonus Cap quindi, la barriera è valutata solamente a scadenza e non in continuo. Nel caso in cui il Sottostante, alla Data di Osservazione Finale, sia pari o superiore al livello Barriera, a scadenza lo strumento rimborsa il prezzo di emissione più un importo pari al Bonus. Viceversa, nel caso in cui il valore del Sottostante, alla Data di Osservazione Finale, sia inferiore al livello Barriera, a scadenza verrà corrisposto un valore pari alla performance del Sottostante. In questa ipotesi, i Certificate non proteggono il capitale investito. Grazie alla caratteristica Quanto, l’andamento della valuta del sottostante rispetto all’Euro non impatta la performance dei Certificate.
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Certificate Reverse Bonus Cap
I certificate Reverse Bonus Cap, a differenza del resto dell’emissione, puntano sulla discesa del sottostante: permettono infatti di ricevere un bonus a scadenza se il sottostante ha sempre mantenuto un valore inferiore al livello di barriera, posta per questa emissione al 130% del valore iniziale. Nel caso in cui il Sottostante nel corso dell’intera vita del Certificate, ovvero a partire dalla Data di Osservazione Iniziale fino alla Data di Osservazione Finale, mantiene sempre un valore inferiore al livello Barriera, a scadenza lo strumento rimborsa il prezzo di emissione più un importo pari al Bonus. Viceversa, nel caso in cui il valore del Sottostante, in un qualsiasi momento a partire dalla Data di Osservazione Iniziale fino alla Data di Osservazione Finale, sia pari o superiore al livello Barriera, a scadenza verrà corrisposto un valore pari all’inverso della performance del Sottostante (in quanto i Certificate sono Reverse e puntano alla discesa del sottostante), fino ad un massimo pari al livello del Cap. In questa ipotesi, i Certificate non proteggono il capitale investito. Grazie alla caratteristica Quanto, l’andamento della valuta del sottostante rispetto all’Euro non impatta la performance dei Certificate.
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I prodotti sono negoziabili sul mercato EuroTLX dalle ore 09.00alle ore 17.30 nei giorni di Borsa aperta, la liquidità è garantita in acquisto e vendita da UniCredit Bank AG. Inoltre, i redditi da Certificate sono considerati redditi diversi (aliquota fiscale 26%), e possono quindi compensare minusvalenze pregresse in portafoglio.
È possibile prendere visione del Prospetto di Base e dei relativi Supplementi, delle Condizioni Definitive e dei KID, nonché delle informazioni sui prodotti aggiornate in tempo reale sul sito www.investimenti.unicredit.it
Da Sapere
Rischio di credito sull’Emittente
Rispetto all’investimento diretto sul Sottostante, i Certificati espongono l’investitore al rischio di credito suU’Emittente UniCredit AG Bank, compreso il rischio connesso all’utilizzo del “Bail-ln” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Capitale iniziale non garantito
Non è prevista la restituzione del capitale inizialmente investito, sia in caso di variazione negativa del sottostante superiore rispetto al livello della Barriera, sia di insolvenza dell’istituto emittente
Importo a scadenza
L’investitore è esposto al rischio di perdita (anche totale) del capitale investito nel caso in cui alla scadenza l’azione sottostante, facente parte del Paniere, con la performance peggiore (caratteristica Worst Of) risultasse inferiore a quello corrispondente alla Barriera.
Dividendi
Non riconosce gli eventuali dividendi distribuiti dall’azione sottostante e non attribuisce alcun diritto ulteriore derivante dall’azione stessa (per esempio i diritti di voto).
Fiscalità
Aliquota del 26%. È consentito compensare i redditi derivanti dai certificati con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli. Quando l’investitore è una società o ente commerciale residente o una stabile organizzazione in Italia di soggetto non residente, i redditi derivanti dai certificati concorrono a formare il reddito d’impresa