3 Ottobre, 2025
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    Analisi dei mercatiTrimestrali negative per Microsoft, Alphabet e Meta. Frenata tech Usa, meglio le...

    Trimestrali negative per Microsoft, Alphabet e Meta. Frenata tech Usa, meglio le azioni europee

    Microsoft e Alphabet deludono in questa stagione degli utili del terzo trimestre. Rispetto alle stime iniziali, hanno pesato: l’aumento della pressione salariale, i costi energetici, il calo dei prezzi pubblicitari, il rallentamento delle vendite di PC e le troppe assunzioni. Anche Meta, in scia, ha rilasciato dei dati al ribasso, con i conti che mettono in evidenza una flessione del fatturato e previsioni di un nuovo calo delle vendite per il quarto trimestre dell’anno.

    Il momento complesso delle aziende tecnologiche

    Apple ha recentemente aumentato i suoi prezzi su varie sue offerte di servizi, dalla musica alla TV, e anche Spotify sta valutando la possibilità di aumentare i suoi prezzi. Il colpevole è l’aumento della pressione salariale e l’aumento dei costi energetici che stanno colpendo le app “energivore”.

    Microsoft ha fornito il miglior indizio di questo andamento, annunciando che si aspetta 800 milioni di dollari in più di costi energetici nell’anno fiscale in corso, che è circa l’1% del suo attuale reddito operativo. Più in generale, come mostra il grafico del margine di profitto netto di seguito, le società tecnologiche statunitensi stanno affrontando la più grande compressione dei margini dalla Grande Crisi Finanziaria.

    La battuta d’arresto di Microsoft e Alphabet

    I due giganti della tecnologia, Microsoft e Alphabet, hanno rilasciato risultati più deboli delle previsioni. Le entrate e gli utili per azione di Microsoft nel terzo trimestre sono state leggermente superiori alle stime, ma le indicazioni sulla crescita sono state inferiori.

    Costi energetici più elevati, pressioni salariali, rallentamento delle vendite di PC, rallentamento delle vendite pubblicitarie e un dollaro forte stanno contribuendo al previsto impatto sul margine operativo. Per frenare i costi elevati e contrastare il rallentamento della crescita, il produttore di software ha deciso un blocco delle assunzioni.

    Anche Alphabet ha deluso dopo che Snap la scorsa settimana ha riportato risultati pubblicitari deboli. Ma allora gli investitori non avevano abbassato le aspettative poiché Alphabet, in precedenza, era stato disaccoppiato dalla performance di Snap. Oggi, però, il pensiero corre a quel campanello d’allarme, davanti all’evidenza dei risultati in calo di Alphabet. Dati giù sia in termini di entrate, sia di reddito operativo con le prime a $ 69,1 miliardi rispetto a $ 70,8 miliardi stimati e il secondo a $ 17,1 miliardi rispetto a una stima di $ 19,7 miliardi.

    La società ha ingaggiato 10.000 nuovi dipendenti nel terzo trimestre, un aumento aggressivo dato il rallentamento dell’economia, ma ora afferma che le assunzioni saranno notevolmente inferiori in futuro. Il margine EBIT di Alphabet è diminuito nei 10 anni precedenti la pandemia che ha poi alzato i prezzi a causa dell’elevata crescita dell’economia online. Già lo scorso anno la storia è cambiata con il margine operativo in forte discesa dal 32,3% al 24,8% nel terzo trimestre quest’anno.

    Frena anche Meta, Zuckerberg: fare di più con meno

    Anche Meta vive la stessa situazione. Dopo aver effettuato numerose assunzioni e aver scommesso sul Metaverso, ha raggiunto i blocchi critici in termini di “adozione” da parte degli utenti, sta bruciando ora denaro su una scala senza precedenti.

    Nel secondo trimestre, il margine operativo di Meta è sceso al 29% dal 42,5% dell’anno precedente, poiché i prezzi pubblicitari stavano scendendo drasticamente anche a causa delle nuove regole sulla privacy dei dati di Apple che hanno reso più difficile per Meta pubblicare annunci mirati.

    Meta ha annunciato che nel terzo trimestre il suo utile si è più che dimezzato a $ 4,4 miliardi dai $ 9,2 miliardi dell’anno scorso. I dati mostrano entrate del gruppo, a cui si riferiscono Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger, sono infatti diminuite dell’1% nel secondo trimestre 2022, attestandosi a $ 28,8 miliardi, mentre l’utile netto è sceso a $ 6,7 miliardi. Si tratta di un calo del 36% rispetto ai 10,39 miliardi dello stesso periodo di un anno fa. Zuckerberg precisa che si dovrà fare di più ma con meno, però guarda al futuro con fiducia: “Ci avviciniamo al 2023 concentrandoci sulla definizione delle priorità e sull’efficienza che ci aiuteranno a navigare nell’ambiente attuale e ad emergere come un’azienda ancora più forte”.

    In Europa la stagione delle trimestrali è brillante

    Siamo ancora all’inizio degli utili del terzo trimestre, ma le indicazioni iniziali suggeriscono che gli utili europei stanno andando meglio di quelli statunitensi e cinesi, anche a causa del dollaro USA forte che ovviamente crea terreno favorevole. Considerata questa dinamica degli utili relativamente migliore, le valutazioni azionarie più basse e un maggiore tasso di sconto, è opportuno avere un atteggiamento più positivo nei confronti delle azioni europee piuttosto che su quelle statunitensi.

    Report curato da Simone Di Biase, Head of Relationship Management per BG Saxo. Altre informazioni su www.bgsaxo.it

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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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