Netflix, il colosso dello streaming, nella seduta di giovedì ha raggiunto il prezzo massimo storico di $653,16, guadagnando fino al 4,48%. Questo grazie ai rapporti trimestrali Q3 pubblicati la scorsa settimana. È giusto però precisare che la primissima reazione dei mercati ai trimestrali è stata lenta, o addirittura leggermente negativa. Infatti, martedì sera è fallito il tentativo del mercato di provare a raggiungere livelli di prezzo più alti di $645, probabilmente perché le azioni Netflix erano già aumentate di circa il 25% dall’inizio di agosto e si trovavano ancora vicino ai loro picchi record di tutto l’anno.
Pertanto, gli investitori sono stati cauti perché il livello era troppo vicino ai suoi massimi storici. Ma quando i prezzi si sono posizionati tra $617 e 625, hanno iniziato ad acquistare Netflix a un prezzo più conveniente, presumendo giustamente che il potenziale positivo del rapporto non fosse ancora stato esercitato. Un simile comportamento si è verificato anche su altri titoli; infatti, a causa di aspettative troppo alte ci sono state delle reazioni molto rapide. Un esempio su tutti è la reazione del mercato sui rapporti rilasciati per Bank of America e Tesla, che in ogni caso non hanno impedito al titolo di stabilire finalmente il nuovo record storico, commenta Responsabile della gestione del portafoglio di TeleTrade Ilya Frolov.
Cosa c’è stato veramente dentro i report di Netflix? I CEO di Netflix non solo hanno confermato i risultati finanziari del terzo trimestre che hanno superato le stime preliminari di Wall Street, ma hanno anche registrato 4,38 milioni di nuovi abbonati. Questo numero era al di sopra della precedente previsione della società, che tre mesi prima prevedeva un potenziale aumento di 3,5 milioni di nuovi utenti. Secondo i dati di Refinitiv, anche i sondaggi di Wall Street prevedevano in media solo un surplus di 3,8 milioni, che era già migliore degli obiettivi di Netflix, ma i numeri effettivi sono stati persino più alti del previsto. Inoltre, gli esperti di Reuters ipotizzavano in media un utile per azione (EPS) di $2,57, ma in realtà Netflix ha accumulato un EPS molto migliore di $3,19. Non sorprende, dopo tali cifre, che la maggior parte degli stessi esperti mantenga ancora le raccomandazioni “acquista” o “mantieni”.
Netflix ha goduto di un vero boom di 37 milioni di nuovi abbonati ed è riuscito a raggiungere un totale di oltre 200 milioni alla fine dello scorso anno poiché le restrizioni causa virus hanno tenuto il pubblico a casa. La crescita è poi rimasta stagnante nella prima metà del 2021. È stato proprio questo numero insufficiente di nuovi abbonati a costituire un’obiezione chiave per la maggior parte degli investitori che hanno deciso di aumentare i propri investimenti nella società dopo i rapporti trimestrali del primo e del secondo trimestre. Tuttavia, le aspettative di un aumento nel periodo autunnale e invernale sono significative. Insieme a un notevole aumento delle commissioni di cassa e della redditività dell’attuale base di abbonati, è stata alimentata la prossima ondata di rally delle azioni Netflix di questi mesi e recentemente il balzo nella crescita degli abbonati è stato principalmente sostenuto dal ” Squid Game”.
Il pubblico potrebbe reagire per questa nuova serie in modo diverso, o persino considerarla emotivamente ripugnante o dannosa in quanto ci sono scene scioccanti di violenza, ma il fatto è che “l’incredibile numero di 142 milioni di famiglie in tutto il mondo hanno scelto di guardare questa serie nelle sue prime quattro settimane… questo spettacolo è stato classificato come programma n. 1 in 94 paesi (compresi gli Stati Uniti)”, come ha affermato Netflix in una nota. Si sostiene che i ricavi di circa $21 milioni sono già riusciti a portare ad oltre $890 miliardi le entrate relative al “Squid Game”.
Tra gli esperti famosi, solo Bryan Kraft di Deutsche Bank è arrivato al punto di declassare il titolo dopo il rapporto del terzo trimestre, tagliando il suo rating pe mantenendo il suo obiettivo di prezzo a $590, che è del 9,6% al di sotto degli attuali livelli di prezzo. “Mentre, da un lato, condividiamo l’entusiasmo del mercato verso l’offerta di contenuti 4Q molto forte di Netflix e l’opzione della rete 4Q, dall’altro, pensiamo che un aumento di abbonati 4Q sia già più che valutato nel titolo, “Bryan ha scritto in una nota ai suoi clienti. Nel frattempo, Doug Anmuth di JP Morgan ha aumentato il suo obiettivo di prezzo a $ 750 dai precedenti $ 705, affermando che l’importanza dei contenuti aumenta la visibilità e che i guadagni “ho-hum”, dopo un così forte rally per il titolo, potrebbero effettivamente essere positivi nel tempo.
Ora, poco prima del periodo natalizio, sembra che prevalga ancora quest’ultimo punto di vista. Di solito, durante le festività natalizie, le persone non sono propensi alla disdetta dai canali di intrattenimento che forniscono loro un piacevole passatempo, anzi potrebbero aumentare i nuovi abbonati attratti da alcuni debutti imminenti tra cui il film d’azione ad alto budget “Red Notice” e le nuove stagioni dei drammi fantasy “The Witcher” e “Lucifero”. Molte anteprime romantiche prenatalizie per famiglie sono già attese dagli spettatori prima della fine di novembre, tra cui “A Castle for Christmas” con le splendide località naturali della Scozia, Brooke Shields e Cary Elwes, la fiaba “A Boy Called Christmas”, ” Love Hard” con Nina Dobrev con protagonista, una nota attrice canadese della serie “The Vampire Diaries”, “The Princess Switch 3: Romancing the Star” e così via. Alla fine Netflix potrà godere di ulteriori introiti dai nuovi abbonamenti oltre al mantenimento del suo fedele pubblico.
Resta sempre aggiornato sull’andamento dei mercati finanziari con il Calendario Economico di TeleTrade
Report di Ilya Frolov per TeleTrade
Ilya Frolov ha una vasta esperienza nelle principali banche di investimento. Prima di entrare a far parte di TeleTrade EU è stato direttore del dipartimento di ricerca e responsabile della strategia di investimento presso Gazprombank, dove era responsabile della costruzione e dell’implementazione di idee commerciali, fornendo servizi di consulenza per l’asset allocation, oltre a essere parte della progettazione della gestione del portafoglio con istituzioni e HNWI clienti.
Prima di entrare a far parte di Gazprombank, Ilya ha ricoperto la posizione di Vice Capo della Ricerca presso Promsvyazbank e Senior Equity Analyst presso Sberbank of Russia.
Ilya Frolov si è laureato alla State University of Management (Mosca) nel 2006 e si è qualificato per i certificati FSFM 1.0 e CySEC Advanced.