Petrolio WTI di nuovo giù tra l’eccesso di offerta e i timori della seconda ondata di virus

Inizio di settimana in negativo per il petrolio WTI con i prezzi che segnano un ribasso del 2,28% a 24,19 dollari al momento della scrittura.

La discesa delle quotazioni del petrolio WTI è dovuta da un eccesso di offerta e di un declino economico a causa della pandemia di coronavirus. È un dato di fatto, il consumo di petrolio si è ritirato di circa il 30% su scala globale poiché la pandemia sta influenzando negativamente le economie.

Le preoccupazioni su una possibile seconda ondata di coronavirus, sulla scia delle allentanti restrizioni del blocco a livello globale, ha ridotto le aspettative di rimbalzo economico globale e a sua volta le migliori prospettive rialziste sulla domanda di petrolio.

Sul calo dell’oro nero pesa inoltre la ritrovata forza del Dollaro USA in quanto vista come valuta rifugio. L’indice futures del dollaro, il Dollar Index, segna in questo momento un rialzo dello 0,25% a 100,023, invertendo il crollo della scorsa settimana. Un biglietto verde più forte rende il petrolio denominato in USD costoso per gli acquirenti stranieri.

L’attenzione ora si rivolge ai rapporti settimanali sulle forniture di greggio statunitensi in scadenza a fine settimana per la direzione a breve termine del petrolio.

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Grafico in tempo reale del petrolio

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