Le quotazioni dell’oro raggiungono i massimi delle ultime tre settimane per poi ritracciare. Il metallo prezioso dopo aver raggiunto la resistenza a 1.277 dollari l’oncia nel corso della mattinata, inverte la tendenza lasciano oltre 10 dollari nel corso del pomeriggio.
La causa principale del movimento dell’oro è da ricercare sulle quotazioni del dollaro. La crescita del prezzo dell’oro è infatti da ricercare dal dollaro debole che ne aumenta l’appeal come investimento alternativo e rendendo il Gold più conveniente per i titolari di altre valute.
Le propositive dell’oro non sono delle migliori in quanto gli ultimi dati economici hanno alimentato le aspettative di un aumento dei tassi di interesse americani da parte della Fed entro fine anno.
Nel mese di novembre è in programma il prossimo incontro della Fed, ma è improbabile un aumento dei tassi prima delle elezioni presidenziali.
Gli operatori ritengono che l’aumento dei tassi sarà quasi sicuramente in occasione del vertice di dicembre, una mossa che darà nuovo vigore al dollaro USA, il cui aumento farebbe salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti, quindi ci si aspetta una discesa dei prezzi dell’oro.
Per capire cosa sta accadendo al mercato dell’oro riportiamo in seguito il grafico degli ultimi giorni
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