La BCE conferma le attese di mercato lasciando i tassi fermi allo 0% e lancia segnali preoccupanti sulla crescita economica in Europa più debole rispetto alle previsioni.
Mario Darghi, al termine della conferenza stampa di oggi pomeriggio, ha sottolineato che gli ultimi dati macro della zona euro sono più deboli delle attese e per questo la zona euro necessita di un importante stimolo di politica monetaria.
Quanto all’attese di mercato, Draghi ha confermato il livello dei tassi ufficiali precisando che il tasso sui prestiti marginali rimarrà allo 0,25% e quello sui depositi al -0,40%. Il presidente delle BCE assicura inoltre che il costo del denaro rimarrà sui livelli attuali per lo meno fino all’estate e comunque finché la dinamica dell’inflazione non arriverà a convergere con l’obiettivo fissato da Francoforte.
Le conseguenze sui mercati sono state immediate, con l’euro sceso ad un passo dei 1,300 di seduta contro dollaro all’inizio della conferenza stampa del presidente BCE, per poi recuperare leggermente riportandosi a questo 1,1360 in questo momento.
Livelli operativi da monitorare su EUR/USD
Al momento della scrittura, la coppia EUR/USD è in calo dello 0,18% a 1,1360. Se la moneta unica dovesse proseguire la discesa, il prossimo supporto si trova a 1,1306, seguito da 1,1269 (minimo del 16 dicembre 2018) e infine a 1,1215 (valore più basso dal 12 novembre 2018).
Se l’euro dovesse invece invertire la rotta, una rottura al di sopra di 1,1396 (SMA a 10 giorni) spingerebbe la coppia di valute al prossimo livello di resistenza a 1,1415 (SMA di 21 giorni) e successivamente verso 1,1442 (38,2% di Fibonacci della caduta di settembre-novembre).
Grafico EUR/USD della piattaforma ActivTrader
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