La coppia EUR/USD registra un nuovo balzo in avanti raggiungendo quota 1.18344 per la prima volta in due anni. Nel momento della scrittura la coppia di valute registra un rialzo dello 0,34% a 1,18301. La moneta unica si avvia a registrare il maggiore rialzo mensile in 10 anni, dopo essere schizzata di quasi il 5% finora questo mese.
‘Nonostante il recente rally, l’indice di forza relativa sul grafico a 4 ore rimane al di sotto del livello di 70, cioè al di fuori delle condizioni di ipercomprato, consentendo alla coppia EUR/USD di continuare a salire.’
Pil Usa crolla del 32,9%. Peggior dato di sempre
Meglio del previsto ma ancora il dato peggiore della storia: l’economia americana registra una caduta del Pil pari al 32,9% in termini annualizzati, meglio del -34,1% stimato ma rimane il peggior risultato da quando si è iniziato a registrare la serie nel 1947.
Si tratta chiaramente della performance più debole dai tempi della Grande depressione del 1929, ma il consensus raccolto da Reuters ipotizzava un calo ancora più marcato al ritmo 34,1%, dopo la flessione del 5% nel primo trimestre
Guardando oltre al Pil
Gli investitori sembrano guardare oltre il secondo trimestre – che si è concluso un mese fa – per concentrarsi sui dati recenti. L’Europa sta subendo diverse fiammate COVID-19 ma sta tornando alla crescita. Questo non si può dire degli Stati Uniti, dove le richieste settimanali di disoccupazione sono aumentate ancora una volta.
Le domande iniziali sono salite a 1.434 milioni e le richieste continue sono aumentate oltre 17 milioni, nella settimana in cui si svolgono le indagini sui salari non agricoli. Anche se l’America guadagna posto lavoro a luglio, le prospettive sono scarse mentre il bilancio delle vittime della malattia è in aumento.
L’epidemia negli USA è peggiorata da giugno, con una media di circa 65.000 nuovi casi al giorno, ponendo un freno alla ripresa dell’attività economica. E questo ha contribuito a ridurre il supporto per il biglietto verde, con gli investitori che hanno cominciato a dubitare che la crescita economica USA si riprenderà più rapidamente e meglio della maggior parte degli altri paesi.
Livelli operativi da osservare su EUR/USD
Dopo aver superato il massimo da giugno 2018, i prossimi ostacoli per il cambio EUR/USD sono a 1,1850 e quello psicologicamente significativo a 1,20, ma ciò scatenerebbe condizioni di ipercomprato se dovesse accadere troppo in fretta.
Per quanto riguarda i livelli di supporto, l’attenzione è posta su 1,1820, 1,1780 e 1,1750.
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