Durante il 2021, la Cina ha imposto il divieto assoluto di mining di criptovalute, in particolare di Bitcoin, e ha posto divieti anche alle istituzioni finanziarie sulle transazioni in criptovaluta. Questo ha provocato l’azzeramento dell’attività mineraria nel Paese cinese, il quale a settembre 2019 rappresentava la maggior parte dell’attività cripto-mineraria secondo i dati della Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI).
Cosa C’è Davvero Dietro Al Mining Cinese Di Bitcoin?
I divieti cinesi al mining di Bitcoin inizialmente avevano avuto i suoi effetti, ma pochi mesi dal divieto assoluto, CBECI ha individuato una sorta di mining “sommerso”, cioè fatto illegalmente in base alla legge cinese. L’hashrate cinese ha raggiunto il 22% del mining totale nel gennaio del 2022. Alla luce di questi dati, il divieto imposto dalla Cina non ha sorbito alcun effetto in quanto il mining, anche se illegalmente, è continuato. Anzi, l’hashrate cinese ha superato quello kazako, piazzandosi al secondo posto al 21,1%, dietro gli USA con una percentuale del 37,8%
✅ Stai cercando un corso completo su come realizzare profitti con il trading? Questo è l’ebook che fa per te… Questa guida ti aiuterà a comprendere i concetti e le regole fondamentali per avere successo nel trading.
👉 Scarica la guida gratuita!

Il Cambridge Centre for Alternative Finance (CCAF) ha dichiarato che l’attività mineraria di Bitcoin in Cina sia continuata, mediante l’utilizzo di factory illegali, in modo tale da sfuggire ai controlli statali. Da settembre 2021 a gennaio 2022 la Cina ha contribuito per una percentuale al di sopra del 20% dell’hashrate complessivo, come mostrato nel grafico precedente. Nel periodo di inattività, altri Paesi hanno approfittato per attrarre i minatori della prima crypto per capitalizzazione. Nell’agosto del 2021, il Kazakistan ha visto salire sopra il 18% l’hashrate totale
Bitcoin Ancora Sotto I 30.000 Dollari, Come Operare Sulla Crypto?
Bitcoin continua a viaggiare sulla zona di demand evidenziata nel grafico tra $ 32.200 e $ 28.500. La zona rappresenta una soglia importante, in quanto sulla stessa ci sono state varie partenze rialziste, tra cui una che ha portato la crypto del re a toccare il massimo a 69.000 dollari. Dall’analisi dell’RSI non si hanno segnali di una presa di forza del prezzo, quindi ci tocca aspettare un momentum migliore per entrare, preferibilmente il trader dovrebbe valutare un’entrata alla rottura settimanale del limite superiore della zona di demand.
Investi con l’aiuto degli altri Trader
Sei abbastanza esperto per fare trading sul le criptovalute? Se non lo sei ma vuoi comunque sfruttare il trend del mercato puoi delegare qualcun altro al posto tuo. Sulla piattaforma di trading eToro puoi utilizzare la funzione copy trading, un servizio che ti permette di scegliere un trader e copiare in automatico ogni sua mossa. Individua i migliori investitori, clicca su copia e lascia che provino a generare un profitto anche per te.
Resta aggiornato sulle nostre notizie
Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social e seguite Doveinvestire su Google News, Facebook, Twitter. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.
Per restare aggiornati sulle notizie pubblicate sul nostro portale attiva le notifiche dal pulsante verde in alto (Seguici) o iscriviti al nostro canale Telegram di Dove Investire