Giorni “difficili” per il mercato dell’oro con le quotazioni che sono scese fino a 1.225 dollari l’oncia. Il crollo del metallo prezioso è da ricercarsi dalle aspettative delle Fed per un rialzo dei tassi di interesse Usa già nel prossimo incontro di marzo.
Gli operatori che danno ormai quasi per certo un ritocco al costo del denaro già nel mese di marzo, e se questo sarà confermato, le conseguenze saranno un rafforzamento del Dollaro a scapito delle materie prime come appunto l’oro.
Dopo settimane consecutive di rialzi che ha portato il prezzo dell’oro sui massimi dell’anno a 1.263,95 dollari l’oncia negli ultimi giorni di febbraio, le quotazioni hanno subito una “brusca” inversione fino a portare l’oro sui minimi a 1.224 dollari l’oncia.
L’attenzione degli investitori è rivolta sui dati relativi al mercato del lavoro USA che verranno pubblicati nella giornata di venerdì. Sono dati importanti in quanto decisivi per le prossime mosse della Fed,
Segnaliamo che la discesa delle quotazioni dell’oro degli ultimi giorni e il rialzo del Bitcoin, segna il sorpasso storico tra il prezzo del Bitcoin e quello dell’Oro.
I livelli di prezzo importanti del mercato dell’Oro
Nel momento n cui scriviamo il prezzo dell’oro si trova in prossimità dei 1.225 dollari l’oncia; se il prezzo dovesse continuare a scendere sotto al livello di resistenza a 1.221 dollari, l’obiettivo sarà quello di raggiungere e testare 1.216 dollari e se il trend continua, il prossimo livello importante è a 1.208 dollari l’oncia.
Se il prezzo dell’oro dovesse invece tornare a salire rompendo il livello di resistenza a 1.231 dollari, l’obiettivo sarà quello di raggiungere e testare i 1.240 dollari e se il trend continua, il prossimo livello importante è a 1.245 dollari l’oncia.
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