La tensioni sui mercati non accennano ad allentarsi e questo fa preludere ad un’altra settimana in discesa. Ma fino a che punto potrà arrivare il crollo dell’S&P500?
La buona notizia del negoziato Ucraina-Russia ha dato solo un piccolo sospiro di sollievo alle borse. Era una buona notizia troppo breve e illusoria. Così, i mercati dopo la piccola pausa, quasi impercettibile sugli americani, sono tornati a scendere.
Nelle fasi ribassiste del mercato, è facile assistere ad una onda di rimbalzo successiva alla prima onda di ribasso e prima di una onda ancora successiva, in genere più forte della prima. Chi ama Elliott direbbe delle onde ABC.
Nel 2008 avvenne qualcosa di simile, con il grande rimbalzo nel periodo aprile-maggio.
Lo stesso nella discesa del Covid: sull’S&P500 assistemmo ad una prima onda che fece scendere il mercato di circa il 16%. Poi un’onda di rimbalzo che fece un +10% e un’onda ribassista ulteriore con un micidiale meno 30%.
Se esamini il grafico giornaliero, l’S&P500 sembra stia disegnando una possibile quinta onda ribassista. Ma se ti sposti sul settimanale, ti accorgi che le onde significative sono tre.
La prima, partita da 4808, ha fatto un meno 12%, fino a 4212. Poi il rimbalzo è stato dell’8.8% circa, fino a 4586.
Finora la terza onda ha toccato il suo minimo, almeno temporaneo, il 24 febbraio, a 4101, con un -10%. Se la terza onda in genere è più lunga della prima, potremmo aspettarci che l’affondo che è in corso potrebbe superare il minimo del 24 febbraio.
Se l’affondo fosse in proporzione con quello del Covid, comparando le due prime onde, l’affondo dovrebbe arrivare a 3577. Confesso, mi sembra un po’ troppo in basso.
Se facciamo un esercizio aritmetico un po’ più ponderato e confrontiamo non solo le due prime onde, ma le prime due di entrambi i movimenti, allora il minimo da toccare diventa 3898.
Prova ora a tracciare una linea di trend che partendo dal minimo del 6 marzo 2009, vada a toccare il massimo di gennaio 2018, di febbraio 2020 e che tagli appena il massimo di novembre 2020 (quando Pfizer annunciò il vaccino).
Tale linea attraversa il grafico settimanale con valore per la prossima settimana di 3918, circa 20 punti sopra il livello calcolato prima.
L’aritmetica, ovviamente, conta poco sui mercati.
Però, stiamo parlando di un ulteriore ribasso di poco più del 7% rispetto al minimo toccato venerdì scorso. Potrebbe starci.
E forse potrebbe dare origine ad una ondata di acquisti che almeno temporaneamente faccia respirare il mercato preparandolo ad un aprile-maggio stile 2008… con un recupero speranzoso.
Da 4808 a 3900 sarebbe circa un 19% complessivo di ribasso.
Vedremo se sarà così o qualcosa che gli assomigli. E auguriamoci pure che non sarà così e il mercato recuperi subito.
Report curato dall’Istituto Svizzero della Borsa, il portale della Conoscenza e della Cultura finanziaria. Sito: www.istitutosvizzerodellaborsa.ch
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