
Nuovo passo in avanti dell’EURO a scapito di un DOLLARO sempre più debole. Questa mattina la moneta unica ha raggiunto quota 1,1775 nei confronti del dollaro, valori più alti degli ultimi due anni.
Il Dollaro, già indebolito dai dati economici, fa un’altro passo indietro dopo che la Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati dopo la riunione di due giorni terminata ieri.
Dal comunicato si legge che la Fed continuerà un processo graduale di aggiustamento, che prevede un’altra stretta entro la fine dell’anno, la terza dopo l’ultima di giugno.
La notizia non ha stupito gli operatori ma l’impatto sul Dollaro USD si è fatto sentire, con l’indice Futures del Dollaro, il Dollar Index, sceso fino ai minimi a 93,06 punti base.
Un Dollaro debole favorisce il rialzo degli asset quotati in USD come per esempio l’oro con i prezzi saliti oltre i 1.260 dollari l’oncia.
Ma quello che gli operatori si attendevano, e si concretizzato, è il rialzo dell’euro nei confronti del dollaro che, come detto, ha raggiunto livelli di oltre due anni fa e massimi da gennaio 2017.
Gli analisti sono certi che l’euro possa raggiungere presto la soglia psicologica di 1,200; la tendenza di lungo periodo è rialzista e come si può vedere dal grafico sotto, le previsioni degli analisti potranno presto avverarsi.
Questo il grafico da inizio anno del cambio cambio euro/dollaro

Analisi grafica e livelli operativi su Euro/Dollaro
Il cambio euro/dollaro nel momento in cui scriviamo si trova a 1,1725 in ribasso dello 0,17%.
Se l’euro dovesse superare il livello di resistenza a 1,1777 dollari, l’obiettivo sarà quello di raggiungere e testare zona 1,1822 e se il trend continua, il prossimo livello importante è a 1,1904dollari.
Se l’euro dovesse invece scendere sotto il supporto a 1,1668 dollari, cercherà di raggiungere il prossimo supporto a 1,1576 e in caso di ulteriore rottura, il trend al ribasso continuerà verso 1,1541 dollari.
Questo il grafico Euro/Dollaro in tempo reale
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