La coppia di valute EUR/USD ha esteso la sua fase di ribasso fino ad un nuovo minimo settimanale di 1,1207, poiché il biglietto verde recupera nonostante i mercati azionari siano generalmente ottimisti. Man mano che le azioni avanzano, anche la valuta americana guadagna terreno. Il Dollar Index nel momento della scrittura segna un riazlo dello 0,30% a 97,222 punti base, la coppia EUR/USD si trova invece a 1,2209.
L’inflazione europea a maggio ha rispettato le aspettative del mercato, secondo i dati pubblicati questo mercoledì il CPI annuale si è attestato allo 0,1%. La produzione nell’UE è diminuita del 14,6% ad aprile, dopo una contrazione del 15,7% nel mese di marzo. La moneta unica si è indebolita in seguito ai commenti del vicepresidente della BCE, che ha affermato che per i paesi con una posizione fiscale più debole come la Spagna, l’Italia e la Grecia, sarebbe meglio se l’aiuto dell’Unione europea fosse distribuito attraverso sovvenzioni anziché prestiti.
Livelli tecnici a breve termine per EUR/USD
La coppia EUR/USD è negoziata al di sotto del ritracciamento del 23,6% della sua ultima corsa rialzista a 1,1270, e si mostra incapace di recuperare al di sopra di questo livello. Il grafico a 4 ore mostra che un picco intraday è stato respinto da un 20 SMA ribassista, mentre gli indicatori tecnici hanno girato al ribasso, mantenendo le loro pendenze verso livelli negativi. La 100 SMA, d’altra parte, continua a dirigersi verso l’alto a circa 1,1210, fornendo un supporto dinamico immediato prima del ritracciamento del 38,2% del rally menzionato a 1,1170.
Livelli di supporto da monitorare sono posti a: 1,1210, 1,1170 e 1,1125
Livelli di resistenza: 1,1270, 1,1310, 1,1350
Il commento dell’esperto in materia
Ricardo Evangelista, Senior analyst ActivTrades, ha commentato in questo modo il mercato delle valute nella rubrica ActivTrades Markets Commentary:
Il dollaro è in calo rispetto ad un paniere di altre principali valute questo mercoledì, per via di un maggiore ottimismo degli investitori che sta supportando i beni percepiti come più rischiosi, penalizzando la valuta statunitense.
Gli operatori stanno soppesando fattori positivi e negativi: i dati macroeconomici diffusi martedì indicano una ripresa economica forse più veloce del previsto ma i nuovi focolai di coronavirus e le crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti stanno preoccupando alcuni investitori.
Per ora, la maggior parte degli operatori sta scegliendo di vedere il bicchiere mezzo pieno ed il che sta supportando valute di rischio come il dollaro australiano e l’euro.
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