Ben ritrovati in questo nuovo report sulle previsioni e analisi della settimana che va dal 21 gennaio a venerdì 01 febbraio. Ricordo che è possibile ricevere gratuitamente e in anteprima i report settimanali sui mercati finanziari e i contenuti premium compilando il form presente qui sotto.
Sommario dei contenuti del report di questa settimana:
- La settimana conclusa, fa sperare bene per il 2019… forse(!)
- Outlook sul mercato Forex
- Macroeconomia: la situazione globale
- Il mercato americano e i migliori settori
- 5 Stock della settimana: Buy&Sell Fair Value
La settimana conclusa, fa sperare bene per il 2019… forse(!)
Si è conclusa una settimana piuttosto intensa nei mercati globali, infatti le borse accelerano e non solo vengono lasciati dei segnali positivi, sul fronte azionario Europeo, ma viene il tutto sostenuto la intenti positivi delle riunione di Davos e una macro tuttavia interessante.
Borse: “Settimana dipendente dai dati ma, soprattutto ruberanno la scena la Brexit e l’incontro cino-americano”
Le trimestrali americani sono state piuttosto interessanti e i risultati in termini generali vicini alle previsioni. Non ci sono state sorprese a riguardo. Le notizie positive contano, le notizie negative no. Il tono è chiaramente diverso da quello di fine 2018. Tale approccio è stato un errore. Ecco perché nel 2019 il mercato sta cercando di autocorreggersi in fretta e furia, il che si traduce in continui rimbalzi delle borse. La settimana scorsa è successo nuovamente (ES-50 +0,9%; Ibex +1,3%….. anche se S&P500 -0,2%). Come conseguenza si è creato una specie di “carico di coscienza”, ora i macro dati sono quasi scomparsi e pesano relativamente sull’andamento delle borse che nonostante tutto hanno continuato a crescere. Il Brexit, situazione che non ha un bell’aspetto, ma l’oggetto della disputa in questo momento il mercato lo ignora. La tregua commerciale Cina/USA scade il 1°marzo, ma il mercato ritiene che il risultato sarà costruttivo (e probabilmente ha ragione). Ora nulla è interpretato in negativo, quindi l’inerzia delle borse è rialzista. Ragionamento sensato? Naturalmente, più senso che le ricadute timorose dell’ultimo tratto del 2018. Macro punto di svolta? Negli Stati Uniti, è probabilmente Sì. Non ancora in Europa. Sembra che questa fase di indebolimento della macroeconomia stia volgendo al termine.
Lo US Manufacturing PMI di giovedì scorso ha avuto un buon impatto e questa settimana la produzione ISM rimbalzerà, permettendo di guadagnare qualcosa sui mercati, non sarà rilevante ma potrebbe anticipare una svolta. È presto per l’Europa, ma non ci vorrà molto tempo, per lo meno si stabilizzerà. Questa settimana vengono pubblicati “tutti i dati immaginabili”: un sacco di macro e risultati di business di tutti i tipi, sia americani (Apple, Facebook, Microsoft, Microsoft, Amazon, GE…..) come europei (Bankia, Phillips, LVMH, Unilever, B.santander….).
La macro “cattiva” non influenzerà, mentre gli americani cominceranno a migliorare. Alcuni trainatori al ribasso, non faranno troppi danni. Soprattutto in combinazione con cifre decenti o buone. Le borse esiteranno, ma poco. Mentre dall’altro punto di vista la questione Brexit non influenza più significativamente il mercato. La riunione cino-americana deciderà l’indirizzo guida di questa settimana. Le previsioni dicono che May perderà ancora una volta la votazione sul Brexit domani martedì, eccezion fatta per un accordo in extremis con il DUP, ma le borse quasi lo hanno ignorato. Il centro della scena sarà preso dai negoziati Cina/U.S.A che decideranno il tono delle borse. Le due parti possono mettersi alla prova a vicenda, posizione normale prima dell’esito della negoziazione. In tal caso le borse ne trarrebbero beneficio, ma non rappresenterebbe un cambiamento strutturale di tendenza, ma il superamento di un’altra fase del negoziato. Parallelamente, il governo americano ha iniziato a ritirare le sanzioni all’alluminio russo e che indirettamente favorirà la speranza di un accordo con la Cina. Le borse potrebbero mantenersi stabili, ma è improbabile che tornino alla “modalità ribasso” come visto alla fine del 2018. L’incontro cino-americano è un rischio a questo punto poiché un’ipotetica delusione nella negoziazione per di pressioni reciproche comporterebbe solo modesti profitti per il 2019. Questo è lo scenario peggiore per questa settimana. Inoltre, l’amministrazione americana viene riaperta provvisoriamente fino al 15 febbraio, misura che sarà d’aiuto, per tanto ogni regressione deve essere interpretata come opportunità per posizionarsi specialmente nell’S&P500 e in Brasile. Posizionarsi e aspettare pazientemente. Come ha detto Warren Buffett, “Il mercato è un mezzo per trasferire ricchezza dalle persone impazienti a quelle pazienti.”
Continua…
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