Il tasso di inflazione generale americano, nel mese di aprile, è salito dell’8.3% su base annua, leggermente di più di quanto atteso dagli analisti che si aspettavano un incremento dell’8.2%. Su base mensile, l’incremento è stato ugualmente superiore al consensus, che prevedeva un incremento dello 0.2%. Il dato core, ovvero esclusi il settore alimentare e quello energetico, ha mostrato una misura superiore alle previsioni, 6.2% contro 6% su base annua, mentre quello riferito al mese di aprile ha mostrato un aumento dello 0.6%, superiore anch’esso al consensus. Insomma, dati positivi, anche se leggermente inferiori al mese di marzo, ma del resto era anche logico aspettarselo, soprattutto perché il mese di aprile è stato quello delle sanzioni, e delle ulteriori difficoltà dal lato dell’offerta nella catena della distribuzione.
Il mercato delle valute ha visto il dollaro cercare di sfondare le resistenze, senza riuscirvi, per poi correggere parzialmente. Ma dobbiamo dire che abbiamo assistiti a movimenti diversi a seconda delle coppie di valute. L’EurUsd ha retto il colpo e ha tenuto il supporto di 1.0500 rimanendo nel trading range 1.0480 1.0640 che per ora non sembra poter essere rotto né da una parte, tantomeno dall’altra. La sterlina invece, in ragione delle persistenti dichiarazioni del governo inglese sul piano di emergenza per ridurre l’aumento dei prezzi, ha subito ancora l’attacco del dollaro è per ora si è fermata a ridosso di 1.22.40, senza alcuna correzione e in caduta libera. Il UsdJpy che era sceso a 129.60 nella notte ha ripreso 100 pips per poi correggerne la metà durante la sessione americana e dimostrando come in questa aree di eccesso, emerge comunque una price action bilaterale che, nel medio termine, sembrerebbe far pendere la bilancia verso una correzione leggermente più accentuata, almeno a 128.60 o anche 127.20 30.
Sulle altre valute segnaliamo oscillazioni bilaterali delle oceaniche, e movimenti che volente o nolente, al di là di correzioni temporanee, vedono sempre, alla fine, il dollaro prevalere e tornare a schiacciare le valute concorrenti. La ragione è il delta tassi e le aspettative su un’ulteriore divaricazione degli stessi, inutile girarci intorno, che penalizza tutte le valute ad eccezione della divisa Usa. Ci vorrà tempo prima che le cose si stabilizzino e soprattutto prima che il mercato torni ad essere bilaterale con correzioni o inversioni, degne di questo nome.
Sugli altri mercati, segnaliamo un mercato azionario che non accenna ancora a correggere, e del resto ciò è in linea con l’analisi classica finalmente, ovvero che il rialzo dei tassi porta l’azionario al ribasso.
Le materie prime tengono e non accennano a correggere ancora in modo sostanziale e probabilmente rimarranno su alti livelli fino a quando non cominceremo a vedere un reale rallentamento della domanda, che ancora non si nota. Il petrolio era tornato sotto quota 100 e faceva ben sperare per un attacco ai supporti chiave di 92 93, ma è risalito e ha chiuso la giornata in area 104.50, più vicino alle resistenze chiave poste a 111. Nella notte ha corretto a 103.00 ma resta abbondantemente sopra i supporti chiave.
Sugli altri fronti, compreso quello militare nessuna novità, e l’aspetto più preoccupante è che ormai la guerra alle porte di casa, è diventata per la maggioranza, la normalità.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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