Contrariamente all’opinione popolare, il prezzo del petrolio è sempre determinato dai fondamentali della domanda e dell’offerta.
Ma quanto vale un barile di petrolio oggi?
Se ad esempio volessimo comparare i costi di produzione dei vari produttori, scopriremmo delle differenze notevoli con l’Arabia Saudita che opera al minor costo di $ 3 al barile, mentre il resto dei paesi medio-orientali OPEC incorrere circa $ 6- $ 9 per barile (fonte: Iea, Bloomberg).
Muovendoci lungo l’arco crescente dei costi, troviamo le altre nazioni dell’OPEC come l’Algeria, la Libia ecc con un costo che varia tra i 15 ai 30 dollari al barile. Poi ci sono i giacimenti di petrolio nel Mare del Nord e nel Golfo del Messico, dove le principali compagnie petrolifere internazionali sostengono un costo fino a $ 50 al barile. Per arrivare agli $80 al barile per estrarre il petrolio dalle sabbie bituminose del Canada.
Questo significa che se i produttori con costi marginali inferiori (in particolare l’Arabia Saudita e gli altri membri dell’OPEC che non sfruttano a pieno regime gli impianti), decidono di mettere più petrolio sul mercato, i produttori che hanno prezzi maggiori, vengono dal mercato. Questa è la “legge di mercato”.
E’ possibile stabilire un’eventuale stima di prezzo futura?
La domanda è complessa e si può tentare di rispondere analizzando attentamente, quanto avvenuto in passato grazie all’analisi tecnica. Il trend grafico, basandosi sui prezzi del CFD LCrudeJan16 di ActivTrades, è contenuto all’interno di un canale nettamente ribassista, con un angolo di discesa piuttosto pronunciato. E dopo la correzione avvenuta in primavera, il petrolio ha nuovamente intrapreso la discesa. Sul grafico si è così disegnata una figura che ci farebbe stimare intorno a $34 il primo target al ribasso, mentre il secondo intorno a $28 per barile.
Buon trading a tutti
Carlo Vallotto per ActivTrades