Partenza in rosso per piazza Affari e le altre borse europee. Il principale listino italiano, dopo un avvio in calo del 3,31%, ora cede l’2,6% sotto ai 20.000 punti.
Il crollo delle borse europee è la conseguenza dell’ennesimo crollo in Cina con i listini giù del 7%, che fa scattare il blocco automatico delle contrattazioni per la seconda volta in una settimana. Hong Kong giù del 3%, Tokyo chiude con il Nikkei a -2,33%. La Banca centrale cinese annuncia una nuova svalutazione dello Yuan dello 0,5 %, il livello più basso dal 2011.
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Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo petrolio cede il 4% a 32,6 al barile. Sull’oro nero pesano i timori sulla Cina e la sovrapproduzione. Ora i 30 dollari al barile non sono più lontani, e c’è chi sostiene che già nel mese di gennaio tale soglia verrà raggiunta.
Situazione opposta per l’oro, che dopo mesi di difficoltà, è tornato ad essere l’ancora di salvezza per molti investitori. Il prezzo dell’oro risale sopra la soglia dei 1100 dollari l’oncia e, vista la situazione attuale, è molto probabile che sia un ottimo rifugio.