L’oro non è più una sorpresa, ancora oggi è uno dei migliori asset dell’anno. Sarebbe un azzardo continuare a chiamarlo bene rifugio dopo la lunga parabola che ne ha dimezzato il valore in quattro anni; dai massimi di 1.920 dollari l’oncia del settembre 2011, ai 1.050 toccati a dicembre 2015. Ora, negli ultimi mesi, nel mezzo della bufera finanziaria, l’oro è tornato a brillare. In sei settimane, a fronte di perdite a doppia cifra per i principali listini azionari, il metallo giallo ha guadagnato il 18%. La soglia psicologica dei 1.200 dollari è stata abbattuta, ne abbiamo parlato nell’articolo “L’oro spicca il volo. Quotazioni sui massimi da un anno”
E’ il momento giusto per investire nell’oro? C’è da fidarsi?
Negli ultimi anni abbiamo assistito a molte false ripartenze che hanno illuso gli investitori. Ora però ci sono diversi fattori che sono a favore di possibili nuovi rialzi del metallo giallo.
Dopo il primo intervento della Fed a dicembre, le attese erano per quattro ritocchi nel corso del 2016. Oggi le ipotesi degli operatori oscillano tra zero e due possibili aumenti. Questo mutamento nelle aspettative rappresenta una svolta. Un processo di normalizzazione più lento darebbe un impulso positivo al metallo giallo. Il discorso pronunciato dalla Yellen mercoledì scorso davanti alla Camera dei Rappresentanti sembra del resto andare in quella direzione. Dato che il biglietto verde è correlato negativamente con l’oro, un dollaro più debole contribuirà a spingere all’insù il metallo giallo, nei prossimi mesi.
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Altro punto chiave riguarda la domanda di lingotti che rimane sostenuta e nel secondo semestre dello scorso anno è stato il migliore degli ultimi 11 anni per la gioielleria che vale quasi il 60% della demanda complessiva e offre un supporto rilevante per l’andamento dei prezzi nel 2016. Non solo, nell’ultimo trimestre del 2015, le banche centrali (Russia e Cina in testa) hanno acquistato 167 tonnellate d’oro, il 25% in più su base annua. La produzione, al contrario è calata del 10% ed è la prima volta dal 2008.
Inoltre in una ottica grafica non bisogna sottovalutare neppure le indicazioni dell’analisi tecnica: L’oro ha infranto un canale ribassista che si protraeva da almeno tre anni: se riuscisse a mantenersi sopra la soglia dei 1.200/1.220 dollari, neppure una correlazione metterebbe in discussione il trend rialzista.
Cosa può accadere ora?
Molto dipenderà anche dalle sorti dei listini azionari: se le borse continuano ad andare giù è possibile che altri investitori cerchino rifugio tra i lingotti l’alternativa è tra loro fisico, acquistabile attraverso strumenti come gli Etc e un paniere di azioni del settore aurifero, tramite fondi attivi, Etf o attraverso le piattaforme di trading online.
In questo caso ti inviato a visitare la pagina dedicata ai broker, con i quali è possibile speculare sull’andamento del prezzo dell’oro, delle principali valute o anche azioni, indici e materie prime.