La settimana in corso si distingue come uno dei periodi di minore volatilità dall’inizio dell’anno, con le variazioni dei prezzi che rimangono essenzialmente circoscritte all’ambito dei trading range degli ultimi giorni. Questo fenomeno si riscontra nei mercati azionari e nei mercati dei cambi, sebbene le correlazioni, come sottolineiamo incessantemente, persistano in uno stato di instabilità. Il palcoscenico è dominato da movimenti brevi e caotici, spesso alimentati da notizie focalizzate su specifici paesi o da dichiarazioni rilasciate dai capi delle banche centrali.
L’evento che ha destato più scalpore ieri è stato l’inaspettato aumento del tasso di interesse da parte della Rba, con i tassi che sono saliti al 4.1%, come riportato ieri mattina. Oggi, in termini di notizie importanti, il nostro focus è rivolto al Pil dell’Australia.
Pil Australia: una crescita rallentata
Il Pil australiano ha registrato un incremento dello 0.2% su base trimestrale nei primi mesi del 2023, al di sotto delle previsioni del mercato, che prospettavano un aumento dello 0.3% e inferiore al dato precedente di +0.6%. Questo segna il sesto incremento consecutivo, ma è il peggiore dell’intera serie, segnale evidente che il rallentamento dell’economia comincia a farsi sentire. La spesa pubblica rallenta e il risparmio delle famiglie diminuisce, mentre l’export cresce meno dell’import.
Tuttavia, l’attenzione non si è concentrata esclusivamente sul dato australiano, dato che i dati sulla bilancia commerciale cinese sono stati rilasciati, mostrando un surplus di 65.8 miliardi di dollari, significativamente inferiore al dato precedente di 90 miliardi e al consensus, che prevedeva un aumento a 95 miliardi. La diminuzione dell’export rispetto all’import è attribuibile alla continua debolezza della domanda globale.
I mercati in attesa
Ieri, Wall Street ha chiuso con un lieve rialzo, in una giornata poco significativa dal punto di vista delle variazioni dei prezzi. L’attenzione è ora rivolta alla Fed, attesa il 14 giugno, con speculazioni riguardo un possibile piccolo rialzo dei tassi, di 25 punti base, seguito da un periodo di attesa e analisi dei dati macroeconomici fino a settembre.
Valute: un mare calmo
Nel nostro mercato, poche novità: l’EurUsd rimane tra 1.0635 e 1.0770, mentre il Cable oscilla tra 1.2375 e 1.2460, con l’UsdJpy ancorato all’interno di una fascia ristretta tra 138.50 e 140.50. I cross si muovono in modo relativamente stabile, con l’EurJpy tra 148.50 e 150.30 e l’EurGbp poco sopra 0.8600, ma incapace di superare l’area 0.8620-0.8625. Il mercato ha trovato un equilibrio, forse precario, ma che per ora tiene. È necessario un elemento nuovo per sbloccare la situazione.
Dati da monitorare
La riunione di politica monetaria della Boc, che dovrebbe mantenere i tassi invariati al 4.5% per la terza volta consecutiva, è tra gli eventi rilevanti da segnalare. L’inflazione presenta dinamiche contrastanti, con l’indice dei prezzi al consumo che a marzo è aumentato del 4.4% su base annua, al di sopra delle aspettative, nonostante l’attività economica riesca a resistere.
È da segnalare anche la produzione industriale tedesca, l’indice dei prezzi Halifax del mercato immobiliare inglese, la Bank of Canada alle 16 e infine i dati sui crediti al consumo americani a chiudere la sessione.
In definitiva, in attesa di nuovi sviluppi, i mercati sembrano essersi insediati in una tranquilla fase di attesa. Ma come spesso accade in finanza, la quiete può essere un preludio alla tempesta.
Commento di Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.
Chi è ActivTrades
ActivTrades (www.activtrades.eu/it) è un Broker specializzato nella negoziazione di Forex e CFD. Fondata nel 2001, è oggi una delle società leader del settore.
Il suo obbiettivo è quello di massimizzare le attività di trading dei propri clienti, offrendo ad essi una combinazione unica di elementi quali una vasta gamma di strumenti finanziari, spread competitivi e un eccezionale servizio di assistenza.
Dal suo quartier generale, situato nella City di Londra, ActivTrades offre i suoi servizi a una vasta clientela globale che, negli anni, ha potuto apprezzarne l’innovazione continua, l’eccellente ambiente di trading e un’efficace gestione del rischio.
Il Servizio di assistenza ai clienti di ActivTrades è disponibile 24 ore al giorno, da domenica sera a venerdì sera, in 14 lingue tra cui Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Cinese e Arabo.
ActivTrades Europe SA è autorizzata e regolata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo. ActivTrades Europe SA è una società registrata in Lussemburgo, numero di registrazione B232167. ActivTrades Europe SA è una sussidiaria di ActivTrades PLC, autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority, con numero di registrazione 434413. ActivTrades PLC è una società registrata in Inghilterra e Galles, numero di registrazione 05367727.
Per conoscere in dettaglio i prodotti e i servizi offerti visita il sito www.activtrades.eu/it. Vedi qui la nostra recensione e opinioni su ActivTrades.