Mercati azionari e materie prime in calo. Sulle valute il Dollaro frena la corsa

I mercati azionari, lentamente, ma inesorabilmente, nelle ultime sedute sembrano ripiegare al ribasso e paiono mostrare il fianco alla speculazione ribassista. Inevitabilmente, ciò porta con sé, come scrivevamo anche ieri, dei cambiamenti inevitabili non solo a livello macro, (e le cui conseguenze negative sulla crescita dovrebbero accelerare peraltro), ma anche a livello geopolitico. Infatti, se fino ad oggi, gli Usa non erano stati intaccati dalle problematiche legate alle sanzioni, anzi, per certi versi, ne avevano beneficiato sostituendo la Russia nella fornitura di Gnl all’Europa, da oggi in poi, le conseguenze del conflitto potrebbero pesare anche sull’economia degli Stati Uniti. E, in generale su tutti i mercati, si cominciano ad intravedere gli effetti di questa prima discesa dei listini, con price action interessanti che non si sono fatte attendere.

Ieri, dopo tanti giorni di ribasso di tutte le valute contro dollaro, finalmente, dobbiamo dirlo, abbiamo assistito ad una correzione, anche se di poco conto, per il momento, su Eur, Sterlina e Jpy, le valute con peggiori performance fino ad oggi, considerando gli ultimi mesi. Le correzioni hanno preso forma in tarda mattinata, e durante la seduta Usa, sono state confermate con l’EurUsd a ridosso di 1.0580, Cable sopra 1.2350 e soprattutto lo Jpy che ha recuperato quasi l’1% dai minimi sulla divisa Usa.

Ma anche il petrolio è sceso di quasi il 10% dai massimi di qualche giorno orsono oltre i 110 dollari al barile, sulle preoccupazioni legate al calo della domanda globale. Solo in Cina il calo dell’import di petrolio, nei primi mesi del 2022 ha fatto registrare un -5%, e devono ancora uscire i dati relativi ai paesi europei. Ma scendono anche i prezzi di altre materie prime e anche in modo considerevole, come per esempio il -20% del rame.

Interessante anche il movimento di UsdCad che su base giornaliera ha violato il livello di resistenza chiave posto a 1.2960, che farebbe pensare ad un breakout con obiettivi posti in area 1.3450, massimo del settembre 2020. Se così fosse, la correlazione tra Cad e materie prime tornerebbe prepotentemente in auge.

Tra le altre valute, segnaliamo i movimenti dei cross contro Jpy, tutti in calo come AudJpy NzdJpy e CadJpy, così come il recupero dei cross della sterlina, in particolare GbpCad che sembra aver trovato dei minimi sotto quota 1.5800.

In questo contesto, siamo curiosi di capire se le banche centrali cominceranno a rallentare sui tassi, oppure se, come preannunciato da qualche settimana un po’ da tutti i banchieri centrali che si sono espressi, persisteranno nella volontà di alzare il costo del denaro anche se ciò provocherà recessione e crollo della domanda. E in questo contesto di probabile calo della domanda, che secondo alcuni sfocerà in recessione, le stesse autorità monetarie alzano i tassi per avere di fatto poi maggiori strumenti e non rimanere scoperti nel caso in cui il rallentamento della congiuntura, dovesse essere più vicino ad un hard landing che ad un soft landing. Questa, secondo noi, è la vera motivazione di più rialzi consecutivi, che poi sono figli di una precedente attesa eccessiva quando ancora, a metà del 2021, si diceva che l’inflazione non fosse strutturale. Essere stati eccessivamente in ritardo rispetto alla curva dei tassi ha costretto le autorità monetarie a non tentennare più e alzare i tassi anche a costo di provocare la recessione. E mercoledì sarà giorno di inflazione in Cina, Germania e Usa. Le attese sono per un rallentamento un po’ ovunque. Vedremo, intanto stiamo attaccati ai prezzi, come si suol dire, la strada per una normalizzazione dei tassi di cambio, è ancora lunga.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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