Giornata caotica a Milano, ma era difficile prevedere diversamente considerando il mostruoso stacco di dividendi di buona parte dei titoli quotati a Piazza Affari.
L’impressione è che tutto considerato l’indice non si sia comportato poi così male, quantunque il quadro tecnico rimanga ancora aperto a strappi come a discese di una certa consistenza a causa del dibattito che anche oggi sta prendendo piede in America dopo le dichiarazioni di weekend di un’importante membro della Fed, Rosengren, circa alle sempre maggiori possibilità che si vada comunque verso l’aumento dei tassi di interesse oltre oceano.
Sempre restando nel campo delle impressioni, a mio parere gli operatori stanno cercando di metabolizzare questa evenienza, e di farvi fronte cercando di spaventarsi meno di quanto abbiamo visto nelle sedute la scorsa settimana.
In questa ottava saranno premianti molti dati macroeconomici a partire da quelli che usciranno sul mercato tedesco, e certamente dal punto di vista grafico il fatto che oggi si festeggia un anno esatto dal conseguimento di massimi assoluti sull’indice SP 500 e anche motivo perché gli operatori riflettano sul fatto che siamo in un forte stand by/trading range e dal quale primo poi prezzi cercheranno una via di uscita.
Anche per la seduta di domani sarà importante l’eventuale tenuta di quota 17.200 punti, mentre sarebbe stato miglior segno che l’indice chiudesse sopra 17.400/17.430; questa quota invece viene persa in chiusura anche a causa della volatilità fastidiosa del mercato. È quella peggiore tale forma di oscillazione, perché priva dire di direzionalità.
Al momento il mercato sembra privilegiare le vendite sulle accelerazioni rialziste e questo deve indurre a opportuna prudenza. Resistenza per domani 17.480 e successivamente 17.570 che sarebbero già ottimi livelli da conseguire.
Giovanni Lapidari per ActivTrades