Il 2015 non poteva iniziare in modo peggiore per i mercati finanziari. Non solo indici di borsa, ma in negativo anche la moneta unica e un nuovo crollo del prezzo del petrolio.
Ma andiamo con ordine, la giornata odierna chiude con di forti cali sulle principali piazza europee. Le incertezze politiche in Grecia e il continuo ribasso del prezzo del greggio hanno pesato sul sentiment degli investitori.
Il FtseMib segna la peggior performance con un -4,92% e valori che si avvicinano ai 18.000 punti, un passo dal livello di supporto più importante. I prossimi giorni saranno decisivi e sapremo se ci sarà un proseguimento ribassista o una inversione di tendenza (più improbabile).
La tendenza nel medio / lungo periodo è ribassista, ma vogliamo dare uno spazio di speranza ai risparmiatori che hanno investito sulle azioni di borsa.
Questo il grafico del FtseMib degli ultimi 12 mesi.
Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, dopo una breve pausa, ha ripreso a scendere, segnando nelle ultime ore prezzi inferiori ai 50 dollari al barile.
Negli ultimi 6 mesi il prezzo si è dimezzato e sembra una discesa senza fine. Siamo ai livelli di aprile 2009 quando l’economia mondiale era in recessione e i mercati in caduta.
Quello che tutti si chiedono, il prezzo del petrolio può continuare a scendere?
Il livello psicologico dei 50 dollari al barile era stato preventivato dagli analisti, ora ci si attende un futuro incerto ma che presto registrerà un rimbalzone come quello registrato nel 2009.
Il grafico degli ultimi 12 mesi mostra il crollo senza precedenti
Tra tutti questi segni meno l’unico a brillare è lui, l’Oro. I saliscendi degli ultimi mesi sembrano non aver fine. Oggi le quotazioni sono ritornate ai 1.200 dollari l’oncia, rafforzando quella tendenza rialzista che vuole spingere i prezzi verso l’alto.
E’ ancora presto investire in oro oggi, ma con quello che sta accadendo nel resto dei mercati, l’oro si dimostra ancora l’alternativa ai periodi di difficoltà economiche.
Grafico del 12 mesi dell’oro