Si riaccendo i riflettori sull’euro, ma non per illuminare le sue performance, ma per portare l’attenzione sul nuovo crollo delle ultime ore.
Alcuni giorni fa, con il taglio di tassi da parte della BCE, abbiamo assistito ad un nuova accelerazione al ribasso delle quotazioni fino a 1,300. A questo livello speravamo in un rimbalzo, anche perché la discesa è stata ripida e lunga fino ad ora.
Purtroppo questo non è accaduto e il livello di supporto a 1,300 sul dollaro non è riuscito ad invertire il trend ribassista, facendo precipitare il cambio a 1,288.
Il grafico mostra l’accelerazione ribassista dell’euro sul dollaro e la rottura del livello di supporto a 1,300.
I motivi di questa nuova flessione al ribasso dell’euro, che si è riscontrata per la maggior parte delle valute importanti, sono le preoccupazioni per l’imminente referendum scozzese e sulle conseguenze delle nuove sanzioni dell’UE contro la Russia.
Per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia, che mirano a promuovere un cambiamento di rotta in azioni della Russia destabilizzare dell’Ucraina orientale e venire sulla scia del Consiglio europeo, dovrebbero entrare in vigore già nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda il referendum scozzese del prossimo 18 settembre, gli investitori sono nervosi e stanno pesando ai rischi di una probabile secessione della Scozia dal Regno Unito e le sue conseguenze per l’economia del Regno Unito.
Queste notizie economiche, associate ad una analisi tecnica dei prezzi, danno un significato a questo lungo trend ribassista.
In termini operativi consigliamo come sempre di seguire il trend con stop loss stretti ed implementando una logica di trailing stop per sfruttare al massimo questo movimento in atto.