Gli incentivi statali concessi sulla produzione di energia elettrica, da parte degli impianti alimentati con le rinnovabili, vengono prelevati dalle bollette dei cittadini; in parte questi costi a carico della collettività hanno tra l’altro influito sul recentissimo rincaro della luce con un +3,9% a partire dal corrente mese di aprile così come comunicato dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. E’ chiaro che serve un maggiore equilibrio sulle incentivazioni, altrimenti lo sviluppo sostenibile nel nostro Paese viene pagato a caro prezzo proprio dai consumatori.
Non a caso, suscitando non poche critiche e perplessità tra gli operatori della filiera, il Governo ha recentemente approvato il Decreto Rinnovabili che porterà alla chiusura, in largo anticipo rispetto alle previsioni, del terzo Conto Energia sul fotovoltaico. Anche MC, il Movimento Consumatori, dice basta agli aumenti in bolletta legati e correlati alle incentivazioni sulle rinnovabili, e propone altresì di rivedere il sistema delle incentivazioni mettendo a punto un regime equilibrato e davvero sostenibile.
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Nel dettaglio per MC, secondo quanto dichiarato dal responsabile settore Energia & Ambiente del Movimento Consumatori, Ovidio Marzaioli, occorre premiare la micro generazione di energia pulita, ovverosia quella in ambito domestico, mettendo a punto soluzioni che ne aiutino la crescita. Altrimenti gli oneri si scaricano sulle famiglie e, in misura maggiore, sulle utenze dei piccoli esercizi commerciali e dei non residenti.
D’altronde la stangata energetica 2011 sulle bollette potrebbe essere solo all’inizio a causa dei mutamenti geopolitici cui abbiamo assistito nelle ultime settimane. Dall’1 aprile scorso le tariffe della luce sono aumentate del 3,9%, come sopra accennato, ma anche per il gas è arrivato un +2% che deve far riflettere su come l’Italia debba necessariamente diversificare le fonti di approvvigionamento adottando una politica energetica lungimirante così come purtroppo non s’è fatto da parecchi decenni a questa parte.