Accendere un mutuo presso un piccolo istituto bancario, una banca popolare o una cassa di risparmio, può costare oltre 180 euro in più al mese e il 30% in più sul rimborso complessivo.
E’ quanto emerge da uno studio di settore secondo il quale risultano più convenienti le offerte delle banche online ma, è questa può essere una sorpresa, anche le grandi banche propongono dei prodotti estremamente concorrenziali.
Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso è emersa una differenza di oltre 47 mila euro sul capitale da rimborsare tra l’offerta migliore, in questo caso Unicredit, e quella peggiore.
Si va così da un minimo di 170 mila euro, con Taeg al 3,81%, fino a un massimo di 207 mila euro da rimborsare, con Taeg al 6,90 %.
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La rata mensile finisce così per oscillare dai 700 agli 880 euro, con una differenza di ben 180 euro al mese, che in un anno fanno oltre duemila euro.
Tra l’offerta migliore, in questo caso Ing Direct, e quella peggiore ci sono 37 mila euro di differenza sul capitale da rimborsare. Si va così da un minimo di 142 mila euro, con Taeg al 1,75%, fino a un massimo di 179 mila euro da rimborsare, con Taeg al 4,41%. La rata mensile finisce così per oscillare dai 592 ai 727 euro, con una differenza di circa 140 euro al mese, che in un anno fanno oltre 1500 euro.
Fonte: ditascanostra.it
Concordo con l’analisi, il fatto è che nel nostro paese molte persone si fidano solo del funzionario della piccola banca locale, anche se la cosa comporta un aggravio di costi rispetto alle offerte delle banche online.