L’arrivo e la permanenza della crisi ha cambiato radicalmente il sistema di investire i propri risparmi, e gli investitori preferiscono investire su prodotti a breve termine piuttosto che a tempi medio o lunghi. In questo panorama, sembra che il risparmio gestito possa essere un valido strumento di investimento.
Nonostante, in passato, i grandi gruppi bancari avessero sempre puntato pochissimo sui fondi di risparmio gestito, oggi sembra esserci un’inversione di tendenza.
Secondo Gabriele Piccinni, responsabile divisione retail Italy di Unicredit, prima del crack della Lehman Brothers i tassi di interesse erano elevatissimi e le obbligazioni molto richieste, con emittenti che pagavano molto la liquidità e offrivano cedole alte. Successivamente, gli interventi dei governi hanno fato abbassare i tassi di interesse, di conseguenza è difficile, attualmente, trovare delle obbligazioni che diano risultati interessanti, almeno nei brevi periodi. Si potrebbe ovviare allungando la durata, ma ora il lungo termine non dà affidamento agli investitori.
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Considerato questo panorama finanziario, secondo Piccinni, i fondi costituirebbero l’unico strumento in grado di creare un sistema di diversificazione, ma a patto che esista un adeguato livello di consulenza in grado di qualificare l’offerta.
A settembre, la Pioneer Investments, società di asset management del gruppo Unicredit, ha registrato una raccolta netta di 954 milioni. Tale risultato, il migliore del sistema, sempre secondo Piccinni, è stato raggiunto collocando sul mercato prodotti a breve termine, pur intravedendo un certo interesse per l’equity e cercando spazi per la crescita attraverso formule di piani di accumulo che danno la possibilità di spalmare l’investimento nel tempo mediando sui picchi di mercato.
Una critica rivolta al settore del risparmio gestito è quella relativa al costo elevato dei prodotti. Piccinni ritiene che, considerata la forte concorrenza, bisognerebbe intervenire sia attraverso la creazione di prodotti no load, sia praticando degli sconti sulle commissioni.
Fonte: investimentionline.net
Quando c’è crisi è sempre difficile investire. c’è chi parla di opportunità, ma i rischi in questi momenti sono troppo alti per un piccolo risparmiatore come me